Santa Teresa d’Ávila – La prima donna dottore della Chiesa

Cinquant’anni fa, esattamente il 27 settembre 1970, papa Paolo VI proclamò la spagnola santa Teresa di Gesù (Teresa d’Ávila) come la prima donna dottore della Chiesa. Solo 36 santi sono stati dichiarati ‘dottori’ nella storia della Chiesa e Teresa è stata la prima donna a far parte di questo gruppo selezionato. Il titolo di ‘Dottore della Chiesa’ viene conferito a persone riconosciute come aver dato un contributo fondamentale alla teologia e alla dottrina. Quando era viva, Teresa era una figura controversa, venerata da molti e insultata da altri. Alto dignitario della Chiesa, il nunzio papale Felipe Sega l’ha, addirittura, soprannominata una suora irrequieta, vagabonda, contumace e disobbediente. La verità è che era una santa, una mistica, una riformatrice e una donna meravigliosa. Teresa nacque il 28 marzo 1515 ad Ávila, Castiglia (Spagna), in una grande famiglia composta da12 persone. Suo padre si era sposato due volte, la sua prima moglie era morta, prematuramente. Dopo un momento di crisi tipica dell’adolescenza, a 20 anni, entrò nel Monastero Carmelitano dell’Incarnazione, sempre ad Ávila. Da Doña Teresa de Cepeda y Ahumada, diventò suor Teresa di Gesù. Tre anni dopo, si ammalò gravemente: per tutta la vita, ha combattuto contro la malattia. I suoi fratelli maschi, uno dopo l’altro, si sono recati negli Stati Uniti in cerca di avventura. Questa era l’epoca dei conquistadores. Dopo un periodo un po’ mediocre della sua vita religiosa, nella Quaresima del 1554 – aveva allora 39 anni –, un fortuito ritrovamento di una statua di un Cristo dolorosamente ferito lasciò un segno profondo nella sua vita e iniziò a prendere sul serio la vita spirituale.

Vari eventi la condussero a una comprensione radicale della vita carmelitana. Ciò la spinse all’azione e, nel 1562, fondò nella stessa Ávila il primo Carmelo di clausura riformato. Tra spaventose incomprensioni, negli anni che seguirono, continuò a fondare nuovi monasteri carmelitani, 17 in tutto. Dopo l’incontro con san Giovanni della Croce, nel 1568, fondò il primo convento dei Frati Carmelitani Scalzi a Duruelo, non lontano da Ávila. Ha scritto tutte le sue avventure in un libro famoso intitolato Libro delle Fondazioni. La sua vita terrena terminò, mentre era nel pieno delle sue imprese fondatrici, la notte del 15 ottobre 1582 ad Alba de Tormes. Le sue ultime parole furono: “Ti ringrazio, Signore Dio mio e Sposo della mia anima, perché hai fatto di me una figlia della tua Santa Chiesa Cattolica”. Poi disse: “O Signore mio, e mio Sposo, è giunta l’ora che ho tanto desiderato. È tempo, ormai, che ci vediamo. È tempo che io venga, è giunta l’ora”. Nota per la sua praticità e il suo buon umore, santa Teresa combinava intelligenza e docilità con il misticismo. “Dalle stupide devozioni e dai santi dalla faccia aspra, buon Dio, liberaci!”. Il suo segreto era una preghiera intensa. Fu anche una scrittrice prolifica.

A Malta, la famiglia religiosa fondata da santa Teresa è, giustamente, conosciuta come ‘It-Tereżjani’ (I Teresiani). I frati carmelitani scalzi hanno quattro conventi: a Cospicua (Santa Tereża), Birkirkara (Santwarju Santa Tereżina), Ta ‘Xbiex (San Ġwann tas-Salib) e Tas-Silġ Marsaxlokk, mentre le suore di clausura hanno un monastero a Cospicua (Santa Margerita) e uno a Tal-Virtù, Rabat (Omm t’Alla). Tutti i suoi scritti sono stati tradotti in maltese. Concludo con questo bellissimo consiglio per tutti noi che la grande Teresa ci dà e che è validissimo per i nostri giorni assai inquieti che stiamo vivendo: “La cosa più importante è non pensare troppo e amare molto; per questo motivo, fate ciò che più vi spinge ad amare. Come santa Teresa sta vivendo ancora in mezzo a noi!”.

di Fra Mario Attard