Un libro chiave per la lettura della mistagogia dell’amicizia spirituale di Pavel A. Florenskij

Proprio in questi giorni, padre Glenn Attard O. Carm ha pubblicato un libro importante negli studi del teologo, filosofo, matematico e presbitero russo Pavel. A Florenskij. Questo libro, che è la tesi del dottorato di padre Glenn, è intitolato Closest to the Heart: A Mystagogy of Spiritual Friendship in Pavel A. Florenskij’s ‘The Pillar and Ground of the Truth’ (Horizons, 2020, 652 pagine, in italiano: Più vicina al cuore: una mistagogia dell’amicizia spirituale in Pavel A. Florenskij La colonna e il fondamento della verità). Questo libro interpreta l’opera del celebre teologo russo e dà anche la sua nuova contribuzione negli studi florenskiani, in particolare nell’ambito cristologico ed ecclesiologico.

Questo studio di padre Glenn Attard O. Carm sostiene che l’amicizia è il perno attorno al quale ruota l’intero sistema di pensiero del libro La colonna e il fondamento della verità. Saggio di teodicea ortodossa in dodici lettere (1914) – scritto dal famoso accademico russo Pavel A. Florenskij (1882-1937) – e questo – secondo l’opinione dell’autore del nostro tempo – è mistagogico. È, prima di tutto – almeno nell’esperienza della Chiesa –, un legame metafisico odontologico che unisce due anime insieme. La vera amicizia è formata dall’auto-rivelazione della Verità spirituale stessa. È solo nella Verità, dimostrativa e umile di sé, che si trova ogni sforzo umano per il significato spirituale e affermativo della vita.

Teologicamente parlando, l’amicizia è l’incontro tra Dio e l’uomo. Il terreno solido per il Dio Uno e Trino – definito da Florenskij come un’amicizia di amore inestinguibile – costruisce, quindi, il bel pilastro che è l’amicizia umana, concreta, spirituale nella Chiesa, che è, soprattutto, vissuta nell’eroismo del quotidiano. Come le due nature di Cristo sono distinte, ma non separate, fuse ma non confuse, così due anime sono legate insieme nella comunione dell’amicizia senza che ciascuna perda mai la propria individualità. Allo stesso modo, i legami filici particolari sono distinti, ma ugualmente necessari per i legami agapici generali della Chiesa. Data la rivendicazione odierna del paradosso sia come categoria epistemologica che come categoria esistenziale, questo studio non potrebbe essere più rilevante per la cultura odierna dei metamoderni. La mistagogia dell’amicizia di Florenskij ha il potenziale per dialogare con il sé metamoderno che è più connesso che mai, ma anche più confuso e isolato. Può offrire la certezza spirituale che, così, manca ai nostri tempi. L’analisi del libro Closest to the Heart: A Mystagogy of Spiritual Friendship in Pavel A. Florenskij’s ‘The Pillar and Ground of the Truth’, della teodicea di Florenskij, intende mettere in luce un cammino percorso da tante generazioni di mistici prima di noi per recuperare, oggi, il valore dell’amicizia spirituale. Questa splendida opera su Florenskij, di padre Glenn Attard O. Carm, mi ricorda una frase che si trova, esattamente, nel libro La colonna e il fondamento della Verità del celebre autore russo: “Se i rapporti stretti ben dispongono alle emozioni concordi, il loro terreno più propizio è l’amicizia […] La potenza e la difficoltà dell’amicizia non si esprimono in un pirotecnico attimo d’eroismo, ma nella placida fiammella della pazienza di tutta una vita.

di Fra Mario Attard