Il vescovo emerito di Gozo, mons. Mario Grech, è tra le tredici persone che verranno innalzate al rango di cardinali. Questa bellissima notizia l’ha annunciata proprio papa Francesco la domenica mattina del 25 ottobre 2020. Mons. Grech è l’attuale segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Durante l’Angelus di Domenica 25 ottobre 2020, papa Francesco ha annunciato un concistoro per la creazione di 13 nuovi cardinali. I nuovi cardinali saranno nominati il 28 novembre quando il santo padre convocherà il concistoro. In una dichiarazione congiunta, l’arcivescovo di Malta, Charles Scicluna, il vescovo di Gozo, Anton Teuma, e il vescovo ausiliare di Malta, Joseph Galea-Curmi, hanno accolto con grande gioia la nomina di mons. Grech al cardinalato. Essi hanno, giustamente, esortato tutti a mantenere il futuro cardinale nelle loro preghiere e a rendere grazie al Signore per la notizia. “La missione di mons. Mario è al centro della Chiesa, lavorando insieme a tutti i vescovi del mondo all’interno dei vari riti e culture all’interno della Chiesa. Questo compito delicato richiede discernimento e grande saggezza, affinché la volontà di Dio sia seguita nella sua Chiesa – hanno affermato i vescovi –. La nostra diocesi celebra che uno dei suoi figli è stato chiamato per una tale missione. Allo stesso tempo, ci sentiamo bene chiamati a sostenere il nostro fratello con il nostro amore e le nostre preghiere. Il grande lavoro svolto nella nostra diocesi attraverso il vescovo Grech può, ora, essere apprezzato dalla Chiesa universale – hanno detto i vescovi –.
“Il Governo si è congratulato domenica con mons. Grech per la sua nomina in un comunicato e ha osservato che il vescovo emerito sarà il terzo cittadino maltese a essere elevato come cardinale, nonché il primo di Gozo. Mons. Grech è noto per il suo lavoro e, molto spesso, ha scelto di parlare di questioni sociali. Ha avanzato diversi argomenti volti a rafforzare il benessere della società”, ha detto il Governo. Il capo dell’opposizione, Bernard Grech, ha reagito alla notizia dicendo che questo è stato un grande onore per Malta e Gozo. Grech ha anche sottolineato che questo è un riconoscimento importante per il lavoro di mons. Grech come leader spirituale. Il 62enne prelato ha detto che stava tornando a casa dopo aver preso un caffè con un collega membro del clero quando ha ricevuto una telefonata da una coppia che conosceva da tempo che si è congratulata con lui per la sua nomina. “A essere onesto, all’inizio non ci credevo, ma mi hanno assicurato che era vero” ha riferito. In ogni caso, ogni dubbio sarebbe stato presto eliminato, dal momento che una marea di messaggi e telefonate lo avrebbero raggiunto di lì a poco. “Naturalmente, non mi aspettavo una simile sorpresa”, così ha riferito mons. Grech –. E se mi chiedi cosa significa, devo dirti che ho ancora bisogno di imparare”.
Mons. Grech è fedelissimo a papa Francesco, è una persona di grande saggezza, unità con Gesù e Maria, umiltà e vicinanza al popolo di Dio. Egli ama davvero la Chiesa. Nella sua lettera pastorale al popolo di Dio nella diocesi di Gozo, per la Quaresima 2007, scrisse: “A volte, questo desiderio di Dio rimane nascosto. In tal caso, la persona può aver bisogno di assistenza per riconoscere il desiderio e trasformare il desiderio del Padre in una decisione di tornare a Lui. Un esempio di ciò è l’operaio che ho incontrato che ha aiutato il suo collega a uscire da un sistema corrotto nella sua linea di lavoro. Un altro esempio è quello di un medico che conosco che ha perso il lavoro perché si è rifiutato di scrivere falsi certificati di congedo per malattia. Una madre continua a digiunare finché suo figlio non conduce una buona vita lontano dalla cattiva influenza del suo gruppo. Ho pregato con una coppia che sta cercando l’illuminazione di Dio sulla loro particolare situazione di divorzio civile e risposarsi”. L’umiltà evangelica del monsignore è di per sé evangelizzazione, in pratica. Nel novembre 2017, ha deciso di rifiutare gli inviti alle cene di Stato, semplicemente perché non era il suo posto nei circoli di potere. In quell’occasione, questo audace, umile e mite prelato ammise apertamente: “Sento che, oggi, non è il mio posto assistere alle cene di Stato. Non lo dico con disprezzo nei confronti delle massime autorità civili, ma perché il ministero del vescovo non continui a essere associato a particolari circoli di potere. Questa riflessione viene dal cuore. È il peso della responsabilità che porto come vescovo di questa Chiesa che mi spinge a parlare in questo modo. Non è la Chiesa che è qui per noi, ma noi siamo qui per la Chiesa”. In poche parole, la Chiesa universale ha tantissimo bisogno di gente che hanno le qualità spirituali, umane, intellettuali e amministrative che possiede mons. Mario Grech! Auguri sua eminenza! Preghiamo tantissimo per lei! E anche Lei preghi per noi! Con grande amore e rispetto fraterno la chiediamo di benedirci tutti!
di Fra Mario Attard