Papa Francesco chiama Joe Biden per porgere la sua benedizione

Papa Francesco Bergoglio ha telefonato a Joe Biden che, tra poco più di un mese, dopo il giuramento, sarà proclamato secondo presidente cattolico della Casa Bianca, dopo John F. Kennedy, per benedirlo e porgere gli auguri. “Il presidente eletto ha ringraziato sua santità per la benedizione e le congratulazioni, e ha espresso il suo apprezzamento per la leadership di sua santità nel promuovere la pace e la riconciliazione per i comuni legami di umanità nel mondo”, si legge in una nota del team del neo presidente. Joe Biden, più volte durante la campagna elettorale, ha espresso la sua ferma volontà, il desiderio di lavorare per la salvaguardia dei valori, dei principi morali non negoziabili che sono alla base del vivere civile. In particolare, Biden ha posto l’accento sulla ‘dignità ed equità di tutta l’umanità’, sul problema dell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati e sul clima che sta creando serie difficoltà per la salute e la sopravvivenza del creato. Temi caldi dibattuti da tempo che hanno coinvolto molti Paesi, ma non sempre all’unisono.

Anche mons. Gomez, presidente della Conferenza episcopale e arcivescovo di Los Angeles, ha espresso il suo compiacimento per la vittoria di Biden. Ringraziamo Dio per la benedizione della libertà. Il popolo americano si è espresso in queste elezioni – ha detto –. Ora, è il momento che i nostri leader si riuniscano in uno spirito di unità nazionale e si dispongano al dialogo e all’impegno per il bene comune. Come cattolici e statunitensi, le nostre priorità e la nostra missione sono chiare. Siamo qui per seguire Gesù Cristo, per testimoniare il suo amore nelle nostre vite e per costruire il suo regno sulla terra. Credo che, in questo momento della storia degli Stati Uniti, i cattolici abbiano il dovere speciale di essere operatori di pace, di promuovere la fraternità e la fiducia reciproca e di pregare per un rinnovato spirito di vero patriottismo nel nostro Paese”. Il clima che si respira al momento, anche se ancora appare difficile esprimere un giudizio, appare ben diverso da quello del passato. I rapporti tra papa Francesco e Trump, infatti, hanno avuto fasi alterne fatte di chiare critiche e dissensi sull’operato reciproco. Non ultimo, solo per citare alcuni eventi, quando papa Bergoglio ha nominato, tra i 13 nuovi porporati, l’arcivescovo di Washington Dc, Wilton Gregory, il primo che pubblicamente ha criticato Trump e quando fu il papa a dissentire dalla politica trumpiana contro gli immigrati. Anche il presidente francese, Emmanuel Macron, il premier britannico, Boris Johnson, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, hanno porto gli auguri al nuovo presidente. 

di Sergio Lanfranchi