Martedì 5 gennaio 2021, è volata alla Casa del Padre suor Elsa Gretter, la generosissima suora dell’istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, le Salesiane di Don Bosco. Questa umilissima suora ha vissuto e lavorato a Gozo per la maggior parte della sua vita. Il Signore ce l’ha donata per 79 anni. La notizia è stata pubblicata sui social media dalla scuola elementare Laura Vicuna di Gozo, dove lavorava come insegnante: “È con grande dispiacere che abbiamo avuto la notizia che suor Elsa è morta per una vita migliore. Il Signore le conceda la gioia, la pace e la serenità che ha condiviso durante tutta la sua vita con le generazioni di studenti che hanno frequentato la nostra scuola. Grazie per aver contribuito al miglioramento della nostra infanzia e adolescenza. Il tuo sorriso contagioso non svanirà mai”. È così triste sentirlo, era davvero una suora salesiana, sempre con il sorriso. “Ricordo ancora il primo giorno di scuola del mio primo figlio a Laura Vicuna che lo accoglieva! Dio le conceda la pace eterna!”.
“È così triste sentire questa notizia. Suor Elsa era una persona santa che portava sempre un sorriso. Era amata da tutti. Che il Signore conceda il suo riposo eterno che merita veramente”. Questi e tantissimi altri tributi arrivati da ex alunni e genitori di studenti a cui suor Elsa insegnò, mostrano una cosa importantissima: Com’è vitale avere cura degli altri! Suor Elsa era una grandissima promotrice della cultura della cura. In ciò, consiste la sua santità. Elsa capì che come sorella, ispirata dall’ideale di san Giovanni Bosco, aveva il compito di seminare la cura nel campo educativo. Essa visse, pienamente, il messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale della pace 2021 quando scrisse: “Sempre in collaborazione con la famiglia, altri soggetti preposti all’educazione sono la scuola e l’università, e, analogamente, per certi aspetti, i soggetti della comunicazione sociale. Essi sono chiamati a veicolare un sistema di valori fondato sul riconoscimento della dignità di ogni persona, di ogni comunità linguistica, etnica e religiosa, di ogni popolo e dei diritti fondamentali che ne derivano”.
L’educazione costituisce uno dei pilastri di società più giuste e solidali. Come uno dei cappellani del centro oncologico Sir Anthony Mamo, il Signore mi fece la grazia di essere vicino a lei e alle sue consorelle. Elsa mi ha trasmesso questa grande cura per gli altri che ha sempre vissuto nella sua santa vita. Anzi, più di questo, Elsa riuscì, con la grazia di Dio, a vivere anche il proverbio veneziano della sua stessa terra, che dice: “Uno solo no sta ben gnanca in paradiso, cioè, da soli non si sta bene neanche in paradiso”. Nel suo letto di attesa per il ciel, suor Elsa ci ha fatto fratelli e sorelle! Ci ha fatto fratelli e sorelle i compagni di Francesco di Assisi e Don Bosco! Il testamento che suor Elsa lascia a tutti noi, cominciando dalle sue consorelle dell’istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, le salesiane di Don Bosco, sono le seguenti parole di papa Francesco che fece proprio alle Figlie di Maria Ausiliatrice, sabato 8 novembre 2014, nel loro capitolo generale: “In pari tempo, siete chiamate a testimoniare un ideale di comunione fraterna tra di voi, con sentimenti di accoglienza reciproca, accettando i limiti e valorizzando le qualità e i doni di ciascuna, secondo l’insegnamento di Gesù: ‘Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri’ (Gv 13,35)”.
di Fra Mario Attard