Malta – Celebrazione liturgica a san Giuseppe nel Centro Oncologico Sir Anthony Mamo

La venuta del Bastone Fiorito di san Giuseppe al Centro Oncologico Sir Anthony Mamo in questi giorni, da giovedì 14 fino a giovedì 21 gennaio 2021, ha dato una svolta importante anche liturgicamente. Infatti, nella liturgia della messa del giorno di domenica 17 gennaio 2021, la seconda domenica del tempo ordinario dell’Anno B liturgico, le letture riflettono tanto la vita di san Giuseppe. Prima di tutto, dalla prima lettura dal primo libro di Samuele, da tanta luce sul bellissimo spirito del Custode del Redentore. Giuseppe è quello che, tramite la sua vita, disse continuamente al Signore: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3,10). E Giuseppe fu talmente sensitivo alla parola del Signore, che, come Samuele nella prima lettura, ne lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole (1 Sam 3,19). E questa stragrande sensitiva di Giuseppe verso la volontà di Dio lo condusse a ripetere, nelle varie situazioni della sua vita assai impegnativa, quello che dice il ritornello del Salmo 39: “Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. Il grandissimo e apertissimo cuore del Patriarca dei Patriarchi è come il rotolo del libro che su di esso è scritto: … Ecco, io vengo … che io faccia il tuo volere” (Sal 39,8-9). E perché questa grande disponibilità dalla parte di Giuseppe? E risponde quest’ultimo con le parole del Salmo 39: “Mio Dio, questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore” (Sal 39:9). In questo senso, la vita di Giuseppe il giusto diventa un canto continuo e vivente di lode alla santità di Dio.

La conseguenza pratica che l’intimo di Giuseppe diventa la dimora del Signore è il modo straordinario di come ha vissuto la sua castità. Come Maria, la sua sposa e Madre di Dio, Giuseppe capì e visse pienamente le parole che San Paolo scrisse alla Prima Lettera ai Corinzi nella seconda lettura della seconda domenica del tempo ordinario: “O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti, siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate, dunque, Dio nel vostro corpo!” (1 Cor 6,19-20). “È proprio perché Giuseppe corrispose alla grazia divina che potesse seguire Gesù con tutto il suo cuore, anima e mente. Giuseppe, dopo Maria, è quello che sentì parlare a Gesù e lo seguì nella semplicità del suo cuore fino alla fine. In questo senso, Giuseppe diventa un modello molto pratico del vero discepolato di Cristo. Come i primi discepoli Giuseppe va e vede quello che Gesù è veramente. E questo lo fa nella dinamica della sua grandissima fede. Preghiamolo che ci conduca a Gesù, l’agnello di Dio” (Giov 1,36) per fissare il suo sguardo su ciascuno e ciascuna di noi e ci chiama per il Suo Nome prescelto per noi!”.

di Fra Mario Attard