È accaduto martedì 19 gennaio 2021, giorno della festa di san Mario e anche giorno del mio onomastico (che si celebra soltanto in Italia, perché a Malta ho l’Assunta come onomastico), quando il padre guardiano, appena terminata la messa delle 8.30, mi disse: “C’è della posta per te”. Andai a vedere e trovai una scatola bianca. Il mio cuore cominciò a battere forte. Sapevo che davanti a me c’era il cosiddetto ’colpaccio’. E, infatti, era proprio così! Lentamente, cominciai ad aprire la scatola e li trovai tutti lì, ben messi e ordinati come domandano la Carità, l’Affetto e il Rispetto. La copertina del libro mi ha toccato il cuore. La foto mostra la cupola del santuario basilica di Nostra Signora del Monte Carmelo durante la tarda sera. Sulla destra, c’è la luna sulle nuvole che illumina i cieli, mentre sulle diverse strade della capitale ci sono delle luci elettriche. Anche nella tarda sera ci sono le luci. Mi è rimasto impresso anche il tempo quando questo libro è stato pubblicato. Stiamo vivendo, ormai, nella lunga tarda sera del Coronavirus. Il buio economico, spirituale, affettivo, relazionale, sociale e culturale, si sente tantissimo.
E, questo buio sa portare la stanchezza, l’isolamento e ogni tipo di vulnerabilità. Ma anche in questi momenti così doloranti, il Signore non ci abbandona, ma fa emergere su di noi la luce della speranza. È, in questa prospettiva, che vedo il libro Fra Mario Attard racconta Malta, un compendio di miei articoli che, da anni, invio alla redazione del giornale web FiloDirettoNews che si occupa della loro pubblicazione online. Certo, fra Mario non sa tutto ma gli piace imparare. Non è perfetto, ma gioisce quando trova nel suo cammino gente di grandissima umanità e spiritualità profonda. È proprio qui che voglio ringraziare, prima di tutto, Gesù Misericordioso e la Nostra Mamma Maria per il loro instancabile e fedelissimo sostengo, il loro accompagnamento per me è fondamentale, poi, voglio anche ringraziare di cuore Domenico Interdonato, direttore responsabile di FiloDirettoNews, nonché presidente dei Giornalisti Cattolici di Sicilia UCSI, e Rosario Lo Faro, direttore editoriale di FiloDirettoNews e presidente dell’Associazione L’Aquilone. La loro amicizia e vicinanza mi hanno dato una grandissima forza a promuovere il forte legame che esiste, ormai da interi secoli, tra Malta e la Sicilia.
Il loro incoraggiamento mi ha dato la ‘stamina’ necessaria per entrare nella storia di Malta all’italiana. Inoltre e specialmente, voglio ringraziare con grandissimo affetto Marco e Maria, due siciliani che vivono a Malta. Questo libro l’abbiamo vissuto insieme come una vera famiglia che si vuole tantissimo bene e si sa supportare vicendevolmente. La loro vicinanza è per me un’immensa grazia che mi sostiene tantissimo nella mia non facile, ma al tempo stesso importante vocazione come francescano cappuccino, in particolar modo nello svolgimento del carisma dell’ordine nell’assistenza cogli ammalati presso il Centro Oncologico di Sir Anthony Mamo a Malta. Infine, voglio anche ringraziare Giovanna Lally Famà per il suo lavoro eccezionale di editing che ha dato vita a questi articoli sulla nostra Malta. Lo sceneggiatore, scrittore, giornalista e critico cinematografico pescarese, Ennio Flaiano (1910-1972), scrisse: “Un libro sogna.Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni”. Il volume Fra Mario racconta Malta sogna che Malta e la Sicilia possano collaborare di più ad ogni livello della vita umana, perché sia i maltesi che i siciliani sanno una cosa: Il Buon Dio li ha creati vicini per vivere come fratelli insieme e in una interdipendenza che fortifica la loro inalienabile dignità. Chissà se questa bellissima cosa ci faccia riscattare il processo per un altro libro sempre scritto da fra Mario?