A gennaio 2021, mentre il virus del Covid-19 mieteva innumerevoli vittime in tutto il mondo, a Malta, perdevamo una donna di Dio e della famiglia, Lucia Falzon. La sua morte ci ha scossi tutti. Conoscevo bene Lucia ormai da parecchi anni. Ella è stata sempre un modello vivente e ardente di una vita cristiana basata sull’amore per Gesù e per il prossimo. Lucia era una testimone delle parole di Gesù quando ci diceva dal vangelo di Giovanni: “Io vi dò un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giov 13:34-35). La sua vita esemplare mi fa ricordare almeno altri due passi biblici. Il primo testo è dalla Prima Lettera di Giovanni quando ci scrive: “Da questo, abbiamo conosciuto l’amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l’amore di Dio essere in lui? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità. Da questo, conosceremo che siamo della verità e renderemo sicuri i nostri cuori davanti a lui” (1 Giov 3:16-19).
Mentre l’altro passo, che si trova nella stessa Prima Lettera di Giovanni, al capitolo seguente (il quarto), ci dice: “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo, si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo, è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi” (1 Giov 4:7-12). Lucia volava nell’amore del prossimo. Personalmente, ho dei bellissimi ricordi di lei sempre pronta ad aiutare con grandissima generosità e bontà del cuore quelli che avevano bisogno del suo aiuto. Anch’io ho avuto la grazia di essere tanto incoraggiato nella mia vocazione sacerdotale e cappuccina grazie a Lucia. Non è per caso, che la sua casa porta il nome Qalb ta’ Ġesù (Coure di Gesù), perché la sua vita è stata una bellissima e profondissima icona del cuore santissimo di Gesù. Con tanto amore Lucia ha guidato la comunità in preghiera della Sacra Famiglia. Quante persone sono ritornate a Dio grazie a quelle messe, rosari e ritiri che essa organizzava. Nella sua umiltà e grandissima misericordia, Lucia volava in alto verso il Regno dei Cieli e con lei ha portato tante persone a Cristo e alla Madre Chiesa. Come diceva Santa Teresa di Lisieux: “La paura mi fa indietreggiare; con l’amore non soltanto vado avanti, ma volo”. Che il Signore possa dare la vita eterna a questo apostolo di Cristo nei nostri giorni e il conforto per la sua unita famiglia! Grazie Lucia per essere la luce di Cristo per tutti noi!
di Fra Mario Attard