Sabato 17 aprile 2021, l’Ufficio del presidente ha ospitato una conferenza virtuale per celebrare e discutere la concessione della Costituzione del 1921, proprio 100 anni fa. Un certo numero di relatori principali: il prof. Ray Mangion, prof. Joe Pirotta, prof. Frances Camilleri-Cassar, prof. Josann Cutajar e rev. dot Nicholas Doublet hanno stimolato lo scambio di opinioni da San Anton Palace sull’aspetto storico-legale, il ruolo delle donne, il legame tra quella Costituzione e la Democrazia a Malta, e le relazioni tra lo Stato e la Chiesa. Il pubblico ha potuto partecipare e seguire attraverso una piattaforma di videoconferenza e tramite una trasmissione in diretta sui social media. Nel suo discorso di apertura, il presidente George Vella ha descritto la concessione di questa Costituzione da parte dei governanti britannici come un punto di svolta molto importante nella storia costituzionale del nostro paese. “Non è stato un evento che si è svolto da solo o senza contesto. Era il risultato del fatto che il popolo maltese ne aveva avuto abbastanza delle cosiddette ‘costituzioni’ che garantivano solo il dominio coloniale del governo britannico ed evitavano con tutti i mezzi il trasferimento di qualsiasi forma di governanza responsabile al popolo maltese”, ha detto il presidente.
“La chiamata e il desiderio del popolo maltese di essere direttamente coinvolto nella gestione del proprio paese sono caduti nel vuoto. Dai primi anni di governo britannico, il governatore ha praticamente governato tutto da solo, senza alcuna rappresentanza del popolo maltese. Nel 1921, per la prima volta, a seguito dell’insistenza e della forte volontà del popolo maltese e dei suoi capi, ci fu dato il diritto di avere un senato e un’assemblea legislativa per formare un governo maltese per gli affari locali, insieme a un governo imperiale per gestire le cosiddette ‘questioni riservate’. In questo sistema – noto come ‘diarchia’ – il governo imperiale britannico conservava ancora il diritto della Corona di annullare definitivamente le decisioni prese dai membri eletti all’Assemblea legislativa. Ma almeno, questo sviluppo per quanto ‘piccolo’ era un passo verso il raggiungimento del diritto del popolo maltese di partecipare alla gestione del proprio paese”. Vella ha detto che la sua intenzione per questa conferenza era che servisse come mezzo per aiutarci come Nazione, in particolar modo, le giovani generazioni a continuare a capire meglio chi siamo. Inoltre, il presidente ha collegato la conferenza a quella per l’unità nazionale da lui organizzata lo scorso febbraio. “Credo che questa conoscenza dei fondamenti della storia del nostro Paese sia un passo fondamentale per apprezzare di più ciò che ci avvicina e non ciò che ci divide”, ha detto.
di Fra Mario Attard