Il 18 maggio 1571, i Frati Minori Francescani – allora conosciuti come Frati Minori della Regolare Osservanza – ricevettero un appezzamento di terreno dal gran maestro Pietro Del Monte, vicino alla Porta del Monte (l’odierna Porta Vittoria), a La Valletta, perché dovevano costruire la loro seconda chiesa e convento a Malta, dopo la chiesa e il convento di Santa Maria di Gesù, a Rabat, dove si stabilirono nel 1500 dopo lunghi preparativi risalenti al 1482. Tutti gli ordini religiosi mendicanti ricevettero appezzamenti di terreno a La Valletta su cui costruire le rispettive chiese e conventi conventuali. I Francescani avevano presentato la loro richiesta al gran maestro Del Monte qualche tempo prima del 19 aprile 1571. Lo stesso giorno, il gran maestro accettò la loro richiesta e pubblicò il decreto con il quale donò loro, gratuitamente – come fece a tutti gli altri religiosi –, un appezzamento di terreno nella zona compresa tra via Del Monte (via San Giovanni), via San Pietro (via Sant’Orsola) e via Santa Maria della Vittoria (via Santa Lucia). Il contratto fu stipulato il 18 maggio 1571, davanti al notaio Placido Abela. Alla stesura del contratto erano presenti, da parte dei commissari incaricati dal gran maestro e il Consiglio, i cavalieri fra Raimondo Fortuyn e fra Giorgio Cacherano, e l’ingegnere e architetto maltese Girolamo Cassar, che era stato l’architetto della nuova Chiesa.
Da parte della comunità religiosa francescana venuta da Rabat, il contratto menziona fra Nicola di Calabria quale vicario del provinciale siciliano, fra Baptista di Malta, fra Michele di Malta, fra Domenico di Malta, fra Benedetto di Malta, fra Antonio di Tapani e fra Salvo di Malta (Archives Franciscan Friars, Valletta, Atti Originali, VII, docs. 3 and 4). Nonostante il contratto sia stato finalizzato il 18 maggio 1571, l’effettiva posa ufficiale della prima pietra avvenne quattro anni dopo – il 21 settembre 1575 – anche se la costruzione doveva essere già in corso. Questo è il motivo per cui l’anno 1575 è normalmente indicato come l’anno di costruzione della chiesa di Ta Ġieżu. Il titolo dato dalla gente comune alla chiesa e al convento, cioè Ta Ġieżu, esisteva già nel caso della chiesa e del convento di Rabat che erano più antichi. Essi furono dedicati a Santa Maria di Gesù (abbreviato in ‘di Giesu’ in siciliano), un titolo comune a molte delle chiese dei Francescani Osservanti in Sicilia. Questa data iniziale nella lunga storia di questa chiesa popolare, nota soprattutto per il crocifisso di fra Innocenzo da Petralia Sottana e per la devozione all’Addolorata (Duluri), viene rievocata nell’ambito dei progetti di restauro della chiesa e del convento, che sono tra i gioielli architettonici di La Valletta.
La famosa chiesa dei francescani a La Valletta ricorda l’impegno che i frati minori hanno sempre saputo offrire per il bene della chiesa e di tutta la società maltese. Il nostro caloroso riconoscimento e incoraggiamento va a loro. Adesso, incoraggiamoli con queste bellissime parole rivolte a loro da papa Francesco durante il capitolo generale dell’Ordine dei frati minori alla Sala Clementina, martedì 26 maggio 2015: “La gente era stupìta nel vedere i cristiani così uniti nell’amore, così disponibili nel dono e nel perdono vicendevole, così solidali nella misericordia, nella benevolenza, nell’aiuto reciproco, unanimi nel condividere le gioie, le sofferenze e le esperienze della vita. La vostra famiglia religiosa è chiamata ad esprimere questa fraternità concreta, mediante un recupero di fiducia reciproca – e sottolineo questo: ‘recupero di fiducia reciproca’ – nelle relazioni interpersonali, affinché il mondo veda e creda, riconoscendo che l’amore di Cristo guarisce le ferite e rende una cosa sola”. Grazie di cuore carissimi fratelli! Noi vi supportiamo con la preghiera e la nostra fraterna vicinanza!
di Fra Mario Attard