Qualche tempo fa, nel Centro Oncologico Sir Anthony Mamo abbiamo avuto la visita della Madonna del Perpetuo Soccorso. La sua presenza ci sta portando tanta grazia, sostegno e speranza, sia a pazienti che a familiari e anche membri del personale ospedaliero. La storia di questa icona risale, esattamente, a circa cinque secoli fa. Infatti, storicamente, essa arrivò a Roma da Creta nel 1500, successivamente, l’icona fu esposta nella chiesa romana di San Matteo, per ben 300 anni. Tantissime furono le grazie ottenute grazie a questa icona miracolosa, ma le truppe napoleoniche, nel 1789, distrussero la chiesa romana di San Matteo che la ospitava. Col tempo venne dimenticata, quando fu trasferita nella cappella privata dei padri agostiniani, ma nel 1855 i redentoristi ottennero il terreno dove prima c’era l’antica chiesa di San Matteo, accanto alla basilica di Santa Maria Maggiore. Fecero questo per costruire la loro casa generalizia. I redentoristi vennero a sapere che proprio lì c’era stata esposta l’icona miracolosa della Madonna del Perpetuo Soccorso e, nel 1865, quando fu trovata l’icona, domandarono al santo padre di poterla riportare nella dimora sua d’origine. Questo avvenne nel 1866.
Questa icona è ricchissima di simbolismo. Primo, troviamo le iniziali in greco per “Madre di Dio” = Teotokos = Θεο τόκος. Secondo, la corona è un tributo ai molti miracoli compiuti da Nostra Madre sotto l’invocazione del ‘Perpetuo Soccorso’. Terzo, la stella sul velo della Madonna ci fa ricordare che essa è la Stella del Mare che ci conduce al porto sicuro del Cielo. Quarto, sulla sinistra c’è l’iniziale greca per ‘san Michele Arcangelo’. Sotto le iniziali, possiamo vedere sorreggere la lancia e la spugna della Passione di Cristo. Quinto, sull’altro lato, c’è l’iniziale greca per ‘san Gabriele Arcangelo’. Sotto le iniziali, si sorregge una croce con i chiodi. Sesto, la bocca di Maria è chiusa. Ella viene rappresentata così minuta per significare un raccoglimento silenzioso. Lei ha sempre parlato poco. Settimo, gli occhi di Maria sono grandi, perché devono vedere tutti i nostri problemi. Sono rivolti sempre verso di noi. Ottavo, la tunica rossa ci fa ricordare i colori che portavano le vergini ai tempi di Gesù. Nono, ci sono le iniziali greche per ‘Gesù Cristo’. Decimo, le mani di Cristo sono con i palmi rivolti verso il basso e le mani tra quelle di sua madre dimostrano che la grazia della Redenzione è sotto la custodia di Maria. Undicesimo, lo sfondo giallo è il colore che simboleggia il Cielo, dove Gesù e Maria stanno sul trono. Il giallo dei vestiti è dorato e sta a manifestare la felicità celeste che richiama a sé i cuori umani addolorati. Dodicesimo, il manto blu scuro è il colore che veniva usato dalle madri in Palestina. Maria rappresenta due figure: quella della vergine e quella della Madre. Tredicesimo, la mano sinistra di Maria sostiene Gesù Bambino perché lei è sua madre. La sua è una mano consolatrice per chiunque si rivolga a lei. Quattordicesimo, il sandalo caduto ci ricorda che forse Gesù ha perso il sandalo mentre correva verso sua mamma alla ricerca di protezione. Anche Gesù sentiva il bisogno di essere protetto da sua Madre.
Madre del Perpetuo Soccorso, molti sono coloro che prostrati dinanzi alla tua santa immagine, chiedono il tuo patrocinio. Tutti ti chiamano Il Soccorso dei Miseri e provano il beneficio della tua protezione. Perciò, anch’io ricorro a Te in questa mia tribolazione. Tu vedi, o cara madre, a quanti pericoli sono esposto; Tu vedi i miei innumerevoli bisogni. Afflizione e bisogni mi opprimono; sventura e privazioni mi portano desolazione nella mia casa; sempre e dovunque trovo una croce da portare. O Madre, piena di misericordia, abbi pietà di me e della mia famiglia, ma in modo speciale aiutami adesso, in questa mia necessità. Liberami da ogni male; ma se è volontà di Dio che io continui a soffrire, dammi almeno la grazia di soffrire con pazienza ed amore. Questa grazia io ti domando con tanta fiducia e questo io spero di ottenere da Te perché sei la Madre del Perpetuo Soccorso. Amen.
di Fra Mario Attard