Ieri, martedí 22 giugno 2021, si è ricordato l’indimenticabile giorno quando – esattamente 138 anni fa – la Madonna disse a una donna semplice gozitana di entrare nella Cappella di Ta’ Pinu per pregare. “Ejja! Ejja! Ejja!” (In italiano: “Vieni! Vieni! Vieni!”), questo era l’invito della Vergine Benedetta. Quando Karmni (Carmela nel dialetto gozitano) Grima entrò dentro la cappella la Madonna la disse: “Vieni, vieni, oggi, perché un anno sarà passato quando tu potrai visitare di nuovo questo luogo”. Poi, la Madonna continuò: “Recita tre Ave Maria in ricordo dei tre giorni in cui il mio corpo fu deposto nel sepolcro”. Da questa celeste esperienza, è nata una grandissima devozione per la Nostra Signora di Ta’ Pinu. Durante questi 138 anni, tanti si sono rivolti alla Madonna per chiedere aiuto e guarigione. Oggi, la devozione di Nostra Signora di Ta’Pinu sottolinea il ruolo di Maria come madre e la protezione che offre ai fedeli. La devozione per la Madonna di Ta’ Pinu risale al sedicesimo secolo. Infatti, nella campagna di Gozo – Malta – nel XVI secolo fu costruita una cappella dedicata a Maria. Dopo aver acquistato la cappella nel 1585, Filippo ‘Pinu’ Gauci iniziò a restaurarla nel 1615. La cappella divenne nota come ‘Ta’ Pinu’, che significa ‘di Filippo’. Filippo commissionò anche un dipinto a olio dell’Assunta per la pala d’altare chiamata Madonna Ta’ Pinu e che fu completata nel 1619. Dopo l’esperienza che ebbe Karmi Grima della Madonna, seguirono guarigioni miracolose e la cappella divenne meta di tantissimi pellegrinaggi. Con l’aumento dei pellegrinaggi, c’era bisogno di una chiesa più grande. La costruzione di una nuova chiesa nel sito iniziò nel 1920. Fu anche lo stesso anno in cui iniziò la costruzione del santuario nazionale. La costruzione fu completata nel 1931. Papa Pio XI designò la chiesa come basilica minore nel 1932.
La Nostra Signora di Ta’ Pinu è un esempio per i genitori cristiani. Questo lo sottolineò papa san Giovanni Paolo II durante la sua omelia nell’eucaristia celebrata sul sagrado del santuario di Ta’ Pinu il sabato 26 maggio 1990: “In un modo molto speciale, Maria è stata la patrona delle famiglie Cristiane di Malta e di Gozo, poiché queste hanno cercato di adempiere il loro unico compito nel disegno di Dio per la salvezza della stirpe umana. Possiamo essere fiduciosi che, con un amore materno, Maria non ha esitato a intercedere per le generazioni di genitori e figli, ispirando loro quel timore del Signore che è l’inizio della saggezza (cf. Sal 110, 10) e accompagnandoli nel loro pellegrinaggio di fede. Anche oggi, le famiglie di Malta devono affidarsi alla protezione e alla cura materna di Maria, poiché si trovano di fronte a nuove sfide nel compimento della loro missione vitale verso gli individui e verso la società tutta! Nel piano di Dio, la famiglia è il luogo nel quale i bambini imparano cosa significhi essere individui responsabili e membri di una comunità più vasta, il luogo nel quale essi incontrano, per la prima volta, le virtù dell’amore generoso e del sacrificio di sé, e il luogo nel quale essi, per la prima volta, arrivano a comprendere il mistero dell’amore di Dio così come è espresso nell’amore dei loro genitori. Essendo la famiglia la ‘prima e vitale cellula della società’ (Apostolicam actuositatem, 11), la salute spirituale delle famiglie sarà sempre la misura fondamentale della forza di una società. Possano le famiglie di Malta e di Gozo non esitare mai a rivolgersi a Maria, Madre della Sacra Famiglia di Nazaret e Madre di tutta l’umanità secondo la grazia (cf. Lumen gentium, 62), quale guida sicura in mezzo alle sfide e alle prove della vita!”.
Nel suo discorso prima della preghiera della Regina Caeli, domenica 18 aprile 2021, in occasione del suo viaggio apostolico a Malta del 1950° Anniversario del naufragio di san Paolo, papa emerito Benedetto XVI disse così: “Conosco la particolare devozione del popolo maltese alla Madre di Dio, espressa con grande fervore a Nostra Signora di Ta’ Pinu e sono lieto di avere l’opportunità di pregare davanti alla sua immagine, portata qui appositamente da Gozo per questa occasione. Sono, inoltre, compiaciuto di presentare una Rosa d’Oro a lei, come segno del nostro filiale affetto, che condividiamo per la Madre di Dio. Vi chiedo, in particolare, di pregarla con il titolo di Regina della Famiglia”. Preghiamo ora alla Madonna la bellissima preghiera che c’è nell’oratorio della Basilica di Ta’ Pinu: “O Beata Vergine Maria, Madre di Dio, che hai raccomandato alla tua serva Carmela Grima di recitare ‘Tre Ave Maria’ in onore dei tre giorni in cui il tuo corpo è rimasto nel sepolcro. Guardi con pietà il mondo sconvolto e liberi l’umanità dalle minacciose calamità. Fai amare tutti gli uomini, proteggi le nostre famiglie perché possano vivere una vita felice, onesta e santa nel vincolo del matrimonio. Abbi pietà di me e se non è la volontà di Dio che io ottenga questa grazia… aiutami ad accettarla con grande serenità per assicurarmi che mi condurrà alla felicità eterna. Amen”.
di Fra Mario Attard