Don Tonio Galea, della parrocchia di San Giorgio a Victoria (Gozo), è stato recentemente nominato parroco della chiesa del Santo Volto di Gesù in Magliana, a Roma. Dopo la sua ordinazione, don Galea si recò a Roma dove servì come vicario della chiesa parrocchiale di sant’Ignazio di Antiochia. Ha proseguito gli studi presso la Pontificia Università Lateranense dove si è specializzato in Teologia Pastorale. Don Galea – attualmente a Gozo per il suo riposo estivo – è stato ordinato sacerdote dal cardinale Edward Egan, nel luglio 2003, nella basilica di San Giorgio. Il cardinale Egan si trovava a Gozo su invito della chiesa parrocchiale di San Giorgio, che celebrava il 1700° Anniversario del martirio del santo. Il 5 marzo 2015, all’età di 82 anni, è morto il cardinale Egan, arcivescovo di New York per nove anni. Mentre auguriamo con grande cuore don Tonio per questa bellissima chiamata a servire il popolo di Dio della parrocchia del Santo Volto di Gesù in Magliana, a Roma, lo vogliamo incoraggiare con le confortanti parole di papa Francesco nella sua lettera ai sacerdoti della diocesi di Roma, che porta la data del 31 maggio 2020, Solennità di Pentecoste: “Come sacerdoti, figli e membri di un popolo sacerdotale, ci spetta assumere la responsabilità per il futuro e proiettarlo come fratelli. Mettiamo nelle mani piagate del Signore, come offerta santa, la nostra fragilità, la fragilità del nostro popolo, quella dell’umanità intera. Il Signore è Colui che ci trasforma, che si serve di noi come del pane, prende la nostra vita nelle sue mani, ci benedice, ci spezza e ci condivide e ci dà al suo popolo”.
E con umiltà lasciamoci ungere dalle parole di Paolo affinché si diffondano come olio profumato nei diversi angoli della nostra città e risveglino così la speranza discreta che molti – tacitamente – custodiscono nel loro cuore: “Siamo tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo” (2 Cor 4,8-10). Partecipiamo con Gesù alla sua passione, la nostra passione, per vivere anche con Lui la forza della risurrezione: certezza dell’amore di Dio capace di muovere le viscere e di uscire agli incroci delle strade per condividere “la Buona Notizia con i poveri, per annunciare la liberazione ai prigionieri e la vista ai ciechi, per dare libertà agli oppressi e proclamare un anno di grazia dal Signore” (cfr Lc 4,18-19), con la gioia che tutti possono partecipare attivamente con la loro dignità di figli del Dio vivente. Carissimo don Tonio, noi tutti preghiamo per te!
di Fra Mario Attard