Martedì 30 novembre 2021 è stato un momento importante nella storia della provincia cappuccina maltese. Era il momento quando, come provincia, ci siamo radunati insieme per il ritiro dell’Avvento. Come disse papa Francesco nell’Angelus della Prima Domenica di Avvento, il 3 dicembre 2017: “L’Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo”. Il predicatore del ritiro di quest’anno è stato don Noel Debono, che serve presso la chiesa parrocchiale di Qala a Gozo ed è il direttore delle vocazioni, e anche il prefetto del Seminario Maggiore del Sacro Cuore di Gesù, della stessa diocesi. Tra le cose belle che il Signore ci ha detti tramite don Noel c’è stato il fortissimo richiamo all’intimità con Lui. Dopotutto, Lui è il Signore che dà la vita. Noi possiamo soltanto dargli i nostri cinque pani d’orzo e due pesci (Giov 6,9), cioè, le nostre capacità limitate. Ma, anche se limitate, il Signore le vuole perché la nostra donazione di essi a Lui dimostra chiaramente il nostro SÌ alla sua grazia che non ci delude mai. Personalmente, mi ha colpito il fatto che il giovane sacerdote predicatore gozitano ha menzionato la serva di Dio Chiara Corbella Petrillo. Essa era una mamma eroica romana morta a solo 28 anni, a causa di un carcinoma alla lingua, scoperto al quinto mese di gravidanza del suo piccolo Francesco. Essa disse due cose importantissime che non dimenticherò mai. La prima: “Dio i miracoli li fa, ma non con le nostre logiche limitate, perché Dio è qualcosa di più dei nostri desideri”. La seconda: “Qualsiasi cosa farai avrà senso solo se la vedrai in funzione della vita eterna”. O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Amen.
di Fra Mario Attard