Mercoledì 1 giugno, papa Francesco ha nominato il cardinale Mario Grech membro della Congregazione vaticana per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La nomina è stata annunciata mercoledì stesso dalla sala stampa della Santa Sede. Grech è anche segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Altri membri della Congregazione sono il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; mons. Lazzaro You Heung-sik, prefetto della Congregazione per il Clero; il cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; il cardinale birmano Charles Maung Bo di Yangon e il vescovo Hugh Gilbert di Aberdeen, presidente della Conferenza episcopale scozzese. La Congregazione per il Culto Divino è guidata dall’arcivescovo inglese Arthur Roche. La congregazione si occupa della maggior parte degli affari relativi alle pratiche liturgiche della Chiesa.
La Congregazione è ora rinominata Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti perché la nuova costituzione vaticana è entrata in vigore il 5 giugno 2022, la domenica di Pentecoste. Ricordiamo le parole rivolte da papa Francesco proprio nella sua omelia alla Basilica Vaticana, sabato 28 novembre durante il Concistorio ordinario pubblico per la creazione di 13 nuovi cardinali, in cui fu stato il cardinale Mario Grech. “Anche se i Dodici vi fanno una brutta figura, questo testo è entrato nel Canone perché mostra la verità su Gesù e su di noi. È una Parola salutare anche per noi oggi. Anche noi, papa e cardinali, dobbiamo sempre rispecchiarci in questa Parola di verità. È una spada affilata, ci taglia, è dolorosa, ma nello stesso tempo ci guarisce, ci libera, ci converte. Conversione è proprio questo: da fuori strada, andare sulla strada di Dio. Che lo Spirito Santo ci doni, oggi e sempre, questa grazia”.
di Fra Mario Attard