In questi giorni, mons. Charles Scicluna ha inaugurato ‘Il-Kċina ta’ Marta’, l’ultima iniziativa della Chiesa di Malta volta ad aiutare chi sta attraversando momenti difficili. Sono circa 350 le persone che, ogni settimana, ricevono i 1.200 pasti gratuiti preparati dai 30 volontari di Il-Kċina ta’ Marta presso il Seminario Arcivescovile di Tal-Virtù.Altri 20 volontari si occupano della distribuzione dei pasti nelle case di coloro che sono costretti a casa. Il-Kċina ta’ Marta è guidato da LOOP Parish Diaconia, in collaborazione con la Fondazione Alfred Mizzi. Nei commenti a Newsbook.com.mt, si afferma che la mensa dei poveri fornisce pasti alle persone che non sanno cucinare o che necessitano di assistenza temporanea indirizzata da professionisti della comunità come parroci, assistenti sociali e operatori sanitari.“Il cibo unisce le persone, ma favorisce anche l’interazione sociale e la costruzione della comunità”, così ha affermato l’arcivescovo, aggiungendo che la mensa dei poveri fornisce pasti a varie parrocchie e comunità sparse in tutto il Paese.
Dall’inizio di quest’anno Il-Kċina ta’ Marta ha fornito 50.000 pasti. Grazie ai benefattori e al duro lavoro dei volontari, il costo del cibo è ridotto dell’80%. I restanti costi sono coperti grazie alle donazioni raccolte dalle parrocchie o elargite direttamente dal generoso pubblico. Una donazione di 30€ copre il costo di un pasto al giorno per una persona per un mese intero. Durante la visita, l’arcivescovo ha rimarcato: “Il-Kċina ta’ Marta è un segno di speranza per coloro che, in questo momento, per un motivo o per un altro, stanno vivendo un momento di buio”. Questa speranza è realizzata da volontari e benefattori che rispondono all’invito di Gesù quando ha detto: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere”. Con l’avvicinarsi del Natale, l’arcivescovo ha lanciato un appello a tutti coloro per i quali questo periodo è ricco di pasti e celebrazioni, a ricordare coloro che non possono consumare nemmeno un pasto al giorno e a considerare di fare una piccola donazione a Il-Kċina ta’ Marta.
A nome della Fondazione Alfred Mizzi, Julian Sammut ha affermato che Il-Kċina ta’ Marta è il successore dei pasti gratuiti distribuiti da Caritas Malta e dalla Fondazione Alfred Mizzi durante la pandemia. Sammut ha detto che, affinché Il-Kċina ta’ Marta possa continuare a offrire cibo con dignità, la fondazione ha donato un furgone appositamente attrezzato per distribuire i pasti dove necessario. Inoltre, Sammut ha sottolineato che la Fondazione Alfred Mizzi aiuta con oltre 100.000 pasti all’anno, compresi i pasti per Dar Papa Franġisku, Il-Kċina ta’ Marta e altre mense e banche alimentari a Malta. Mons. Charles Cordina, vicario episcopale per la diaconia, ha affermato che durante l’anno circa 1.300 famiglie ricevono assistenza dalle parrocchie di Malta attraverso il lavoro di diaconia. “Il-Kċina ta’ Marta rafforza ulteriormente questo servizio, perché ora la Chiesa può fornire cibo nutriente con dignità anche a chi non può uscire di casa. Inoltre, attraverso questo servizio, molti più membri delle nostre comunità contribuiscono attivamente a garantire che nessuno nella società venga lasciato indietro. Una parrocchia diventa più forte quando i suoi membri svolgono un ruolo attivo nel suo lavoro, soprattutto con i bisognosi”.
Anche i pasti gratuiti distribuiti dalla Love Kitchen della Millenium Chapel e dalla Parrocchia di Qawra sono cucinati e preparati da Il-Kċina ta’ Marta. I volontari di Il-Kċina ta’ Marta forniranno cibo anche a un’altra mensa dei poveri della Chiesa che, nelle prossime settimane, inizierà a offrire il suo servizio serale a Ħal Balzan. Le donazioni in aiuto di Il-Kċina ta’ Marta possono essere effettuate su loop.mt. Chiunque desideri diventare volontario o benefattore è invitato a visitare il sito di Loop o a chiamare il 25906309 o 79822886. LOOP Parish Diaconia è il risultato di sforzi coordinati tra parroci e volontari delle 70 parrocchie dell’Arcidiocesi di Malta. Gli obiettivi principali di LOOP Parish Diaconia sono di soddisfare i bisogni primari come cibo, vestiti e alloggio per coloro che si trovano in situazioni difficili; fornire un’ampia piattaforma, affinché la comunità possa contribuire ad aiutare i bisognosi e raccogliere fondi, affinché le parrocchie possano sostenere le persone bisognose e la loro aspirazione a essere membri attivi della società. Tutto questo lavoro è svolto in collaborazione con professionisti del campo sociale provenienti da sei entità della Chiesa, vale a dire la Cappella del Millennio, la Fondazione Santa Giovanna Antida, la Fondazione Caritas Malta, l’Istituto Paulo Freire, il Segretariato per l’Assistenza Sociale e Fondazzjoni Sebħ. Questa splendida iniziativa ci fa ricordare le bellissime parole di papa Francesco nel suo messaggio per la VII Giornata Mondiale dei Poveri di questo anno, 2023, quando scrive: “La nostra attenzione verso i poveri sia sempre segnata dal realismo evangelico. La condivisione deve corrispondere alle necessità concrete dell’altro, non a liberarmi del mio superfluo. Anche qui ci vuole discernimento, sotto la guida dello Spirito Santo, per riconoscere le vere esigenze dei fratelli e non le nostre aspirazioni. Ciò di cui sicuramente hanno urgente bisogno è la nostra umanità, il nostro cuore aperto all’amore. Non dimentichiamo: ‘Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche a essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro’ (Evangelium gaudium, 198). La fede ci insegna che ogni povero è figlio di Dio e che in lui o in lei è presente Cristo: ‘Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’ (Mt 25,40)” (n° 9). La santissima iniziativa Il-Kċina di Marta è il pieno compimento di quello che scrive papa Francesco. Ad Multos Annos!
di Fra Mario Attard