Dopo il caso del medico italiano, in vacanza sull’Isola di Tenerife con la consorte, trovato positivo al test per il coronavirus e reso noto nella notte, mille persone che alloggiano nello stesso hotel, H10 Costa Adejie Palace, nella località di Adejie, sono state messe in quarantena. Lo scrive Diario de Avisos. Militari e forze dell’ordine impediscono alle persone presenti nell’hotel di uscire, così come al personale esterno di entrare nel complesso turistico. Il paziente italiano proviene dalle zone del nord Italia colpite da virus. Il turista si è sentito male ieri e si è recato alla clinica Quiron, nel sud dell’Isola delle Canarie, dove è stato ricoverato dopo la scoperta della positività al test sul Covid-19. Ora, è in isolamento nella struttura ospedaliera. Il medico italiano è in buona salute e isolato nell’ospedale di Candelaria nella Capitale di Tenerife. Lo rende noto l’Efe che riferisce anche di fonti ufficiali che avrebbero confermato che i due familiari del medico che sono con lui sono stati sottoposti al test e risultati negativi: entrambi sono, comunque, tenuti in osservazione presso lo stesso ospedale.
Due contagiati dal coronavirus in Tirolo. Lo riferisce il governatore Gunther Platter, citato dall’agenzia austriaca Apa. Una delle due persone, scrive l’agenzia, sembra che arrivi dalla Lombardia, ma non è ancora confermato. Intanto, la diffusione del coronavirus in alcune Regioni settentrionali italiane spinge la Gran Bretagna a prendere provvedimenti. Da oggi, il Regno Unito impone ‘L’auto-isolamento’ per 14 giorni a scopo precauzionale per tutti coloro che provengono dal nord Italia (a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presentino sintomi ‘anche leggeri’ d’un potenziale contagio da coronavirus. E la quarantena obbligata anche senza sintomi di sorta, per lo stesso periodo di tempo, per tutti coloro che arrivino dai Paesi della Lombardia e del Veneto isolati su decisione del Governo italiano. Lo si legge nelle indicazioni aggiornate dei suggerimenti del Foreign Office. La compagnia nazionale bulgara, la Bulgarian Air, ha sospeso tutti i suoi voli da e per Milano fino al 27 marzo: lo ha annunciato la stessa società attribuendo la decisione all’aumento dei casi di coronavirus nel nostro Paese. Tutti i passeggeri dei voli cancellati possono chiedere il rimborso completo dei biglietti o cambiare la data del viaggio senza costi aggiuntivi, si legge in una nota della compagnia aerea.
Anche il Kuwait ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia, a causa del diffondersi dell’epidemia di coronavirus in questi tre Paesi. Lo rende noto l’agenzia Kuna. E’ il primo paese a far scattare un provvedimento del genere contro l’Italia. Tutti gli stranieri che hanno visitato questi Paesi nelle ultime due settimane non potranno entrare in Kuwait. E non verranno emessi nuovi visti. Per i kuwaitiani di rientro sarà necessaria una quarantena. Dopo la Bulgaria e il Kuwait anche la Giordania e le Ksole Seychelles prendono provvedimenti. La Giordania ha comunicato di aver deciso il divieto di ingresso nel Paese ai viaggiatori provenienti dall’Italia per l’emergenza coronavirus. Il Regno hascemita ha già proibito l’ingresso di viaggiatori provenienti dalla Cina, Corea del Sud e Iran. Le Seychelles, paradiso delle vacanze, chiudono le frontiere agli italiani. In particolare, si legge in un aggiornamento sul sito di Viaggiare Sicuri gestito dall’Unità di Crisi della Farnesina, “le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran, negli ultimi 14 giorni. Analogamente, i passeggeri che arrivano via mare non potranno sbarcare se sono stati Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni”. I controllori dei treni francesi sulla linea Parigi-Milano scenderanno dai convogli al confine, a partire da oggi, vista la situazione del Coronavirus in Italia. Lo ha deciso la SNCF, secondo quanto riferito dalla radio RTL. Stando all’emittente, i controllori scenderanno alla frontiera, a Modane, e daranno le consegne ai loro colleghi italiani, che proseguiranno sul percorso. (Ansa)