Non mettiamo a rischio di contrarre il coronavirus partendo in treno diretti a Messina e la Sicilia

Le misure adottate dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e le sollecitazioni dei sindaci dell’Isola, e del sindaco di Messina, Cateno De Luca, in riferimento al senso di responsabilità, riportavano, per quanto riguarda i trasporti con auto, treni, navi e aliscafi per l’arrivo in Sicilia, una minore incidenza, ma con risultati insufficienti. A comprova, il treno partito verso la Sicilia sarebbe arrivato nel primo pomeriggio a Messina per proseguire, poi, per Catania e Siracusa. Il noto scrittore e giornalista Pino Aprile, visto l’assurdo e possibile pericolo di contagio di Coronavirus dei suoi conterranei, ha voluto indirizzare una lettera aperta al presidente del Consiglio dei Ministri, avv. Giuseppe Conte: “Fermi i treni a rischio contagio Coronavirus” accompagnata da una petizione degna di nota: “Per favore fermati – Non prendere il treno per il Sud – Proteggi i tuoi cari”.

Si evince, nel documento già firmato da centinaia e centinaia di cittadini, che dalle zone focolaio pandemia possano dilagare ovunque decine di migliaia di persone anche nelle regioni del Sud. Ci si chiede come è possibile che ciò avvenga? Si pone l’interrogativo visto che la situazione è così grave al Nord dove ci sono strutture all’avanguardia a differenza del Sud. Il flusso di viaggiatori continua ancora. Gli italiani e, in particolare, i siciliani hanno accettato, volontariamente, soprattutto quanto avevano disposto per le regole comportamentali i propri amministratori comunali. Si rileva, a tal proposito, ritornando a considerare il nostro Comune, che, come sempre, per il suo motus operativo si è sempre distinto con il sindaco di Messina, on. Cateno Deluca, che si è avvalso per la collaborazione dei suoi impeccabili assessori Musolino e Minutoli. È giusto ricordare che per rispetto alla salute e, soprattutto, alla vita dei suoi concittadini aveva date delle regole comportamentali rigide, attenendosi, però, subito ai decreti del Governo, disponeva di applicarle, ma suggeriva di porre volendo anche quelle che già erano state da lui disposte solo a livello morale.

Si ricorda che il meritevole intervento e apporto a Messina, così nel resto dell’Isola della Sanità, si è rivelata degna di encomio ugualmente efficace risultava e continua a esserlo il prezioso apporto delle istituzioni, delle Forze dell’Ordine, della protezione civile, dell’Associazione Nazionale del Fante Ric. dal Ministero della Difesa e degli eventuali Corpi Blu di Soccorso Internazionale di Pace CO-B-GE Inspired ONU-UNESCO-OMS, che meritavano pubblici riconoscimenti (si ricorda l’apporto dato dalle suddette associazioni in occasione del 2 problemi Kossovo e Giampilieri Superiore). Alle ore 18.00, in tutte le finestre d’Italia si è visto sventolare il tricolore accompagnato dall’Inno Nazionale, che si potrebbe considerare come momento importante dei reclusi in casa che si contrappongono al grave problema del Coronavirus. Momento commovente e di grande significato patriottico perché si rileva forte l’amore per la Patria.

di Domenico Venuti