“È innegabile che le regole che ci siamo dati ormai tanto tempo fa, nei Trattati, non si sono mai potute rivedere, come il Movimento 5 Stelle ha sempre chiesto. Abbiamo sempre chiesto che venissero rivisti dei parametri. C’è una cosa importante, nei Trattati c’è scritto che le politiche economiche devono essere anti-cicliche. Vuol dire che i Paesi che soffrono di più e hanno problemi di crescita devono essere sostenuti dall’Unione Europea. Questa regola, di fatto, non è mai stata attuata. E tante volte, in Europa, abbiamo litigato perché spesso maggiori risorse andavano a chi non ne aveva bisogno. Si pensi al tema dell’immigrazione. Adesso, stiamo affrontando questo discorso, perché nessuno può essere escluso in questo momento da una politica di ricostruzione dei Paesi Europei. Tutti siamo coinvolti. Come Italia, non possiamo accettare strumenti europei di sostegno al finanziamento delle politiche che ci servono per affrontare questi mesi e far ripartire l’economia che abbiamo dovuto frenare per questioni sanitarie, pensando che possano continuare a valere le vecchie regole.
Non vorrei che qualcuno tra un paio di anni, in Europa, alza la mano e dice ‘adesso applichiamo le vecchie regole’. È come se domani ti compri una casa, fai un mutuo di 20 anni e la Banca dopo due anni ti dice ‘no,scusa, devi darmi tutto adesso’. Dobbiamo essere in grado di farci garantire uno strumento unico per sostenere l’economia che va fatta ripartire e, dall’altra parte, essere sicuri che qualcuno non si svegli tra un paio d’anni per dirci che il nostro debito è molto alto. Il coronavirus non ce lo siamo inventati noi, è arrivato in tutto il Mondo. Per questo, dobbiamo cambiare queste regole”. Lo ha detto il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, durante una diretta Facebook con il deputato questore, Francesco D’Uva