Coronavirus. 109 I medici deceduti

Il numero degli operatori sanitari in prima linea deceduti o contagiati dal Coronavirus sale ogni giorno. Il totale dei morti tra i medici sale a 109. Gli ultimi nomi, secondo quanto rende noto la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCEO), sono quelli di Giunio Matarazzo, odontoiatra, e Emilio Brignole, chirurgo ospedaliero. Ci sono poi i medici di famiglia: Antonio De Pisapia, Massimo Bosio, Marzio Zennaro, Tahsin Khrisat, Mario Rossi e Samar Sinjab. C’è, poi, il chirurgo oncologo Francesco Cortesi. Sindacati e ordini chiedono a gran voce da settimane che chi lavora a contatto con i malati di Covid-19 sia messo in condizione di farlo in sicurezza con dispositivi di protezione individuale adeguati. Il bilancio dei decessi tra gli infermieri sale a 28. “Oggi c’è stato confermato il decesso di altre due infermiere impegnate sul campo contro il Covid-19, a Bergamo e Cremona”, ha detto all’ANSA la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) Barbara Mangiacavalli. Aumentano pure i contagi: “Ne registriamo – rileva – tra 200 e 300 in più al giorno”.

La presidente di FNOPI, Barbara Mangiacavalli, ha spiegato: Il nostro fine è assistere i pazienti, individuarne le necessità ed essergli vicini, incidere nel processo organizzativo e decisionale del sistema e dare risposte mirate alle contingenze economiche e ai bisogni che emergono dall’attuale scenario demografico ed epidemiologico”. Dal canto suo, il presidente della FNOMCEO, Filippo Anelli, ha espresso il suo apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica chiedendo che “i medici, gli infermieri, gli operatori non devono più essere lasciati soli a combattere contro il virus. Non devono mai più essere lasciati a vicariare le criticità e i vuoti del nostro Servizio Sanitario Nazionale”. Anelli ha, poi, aggiunto: “Noi contiamo su di lei, Presidente, sul ministro della Salute Roberto Speranza, sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, perché ai sacrifici e al lavoro dei professionisti si risponda con il giusto rispetto e riconoscimento”.​ (Ansa)