L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – ENAC, l’autorità che regolamenta il settore dei voli civili, ha comunicato che sui voli da e per l’Italia e all’interno del nostro Paese, se non viene rispettato il distanziamento sociale, per ragioni sanitarie non sarà consentito a nessun titolo l’utilizzo delle cappelliere. Pertanto, in merito al bagaglio a mano, precisa che sarà possibile portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da poter essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato, secondo i limiti fissati dalle singole compagnie. Si tratta di norme sanitarie, non aeronautiche, che hanno lo scopo di evitare assembramenti, movimenti a bordo e contatti ravvicinati tra i passeggeri. Trolley, borsoni e valigette dovranno essere imbarcati nella stiva. L’ENAC precisa che nessun costo aggiuntivo può essere richiesto dalle compagnie aeree al passeggero per l’imbarco del bagaglio in stiva.
La decisione è derivata da un’indicazione del ministero della Salute per ridurre i rischi legati alla diffusione del Coronavirus. La nuova regola è limitata ai voli dove non viene effettuato il distanziamento sociale a bordo previsto dal DPCM dell’11/6/2020. Il nuovo regolamento comporterà, sicuramente, maggiori tempi di attesa e aumenterà il rischio, già alto, che il proprio bagaglio venga perduto. Di contro, il mancato utilizzo delle cappelliere consentirà certamente che i passeggeri prendano posto molto più rapidamente, evitando di vagare per l’aereo alla ricerca di uno spazio per posizionare il proprio bagaglio a mano. Spesso, infatti, le cappelliere sono piene a causa di passeggeri che le impegnano in modo improprio utilizzandole per riporre ogni cosa come borse extra, cappotti in inverno o ingombranti cappelli da mare in estate. Il minor traffico a bordo, dovuto all’interdizione delle cappelliere insieme ai filtri HEPA, montati sugli aerei più recenti, dovrebbe scongiurare il rischio di contagio.
Restano valide tutte le altre procedure, attualmente in vigore, per volare ai tempi del Covid-19. Tra queste ricordiamo: – la verifica da parte degli addetti in aeroporto che il passeggero non abbia più di 37,5 °C di temperatura, in caso positivo sarà vietato l’imbarco; – la compilazione di un’autocertificazione nella quale bisogna dichiarare di non avere avuto contatti stretti con persone malate di Covid-19 ‘negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi’ e nella quale il passeggero di impegna a segnalare alla compagnia aerea e alle autorità sanitarie l’eventuale comparsa di sintomi entro 8 giorni dallo sbarco; – l’obbligo di indossare la mascherina; – e, infine, come già evidenziato, il vincolo di non poter utilizzare le cappelliere a bordo e quello di portare in cabina solo un piccolo bagaglio, con dimensioni tali da poter essere riposto sotto al sedile di fronte a quello occupato.
di Sergio Lanfranchi