Per il 6° anno ALCASE Italia rilancia la campagna ‘Illumina Novembre’

Anche quest’anno, l’Organizzazione ALCASE Italia ODV (www.alcase.eu) porterà avanti la sua campagna di sensibilizzazione nazionale, denominata ‘Illumina Novembre’. La campagna durerà tutto il mese di novembre 2020 e avrà lo scopo di creare occasioni di sensibilizzazione sulla realtà del cancro al polmone, risvegliando le coscienze e attirando l’attenzione dell’opinione pubblica su una malattia di cui si parla ancora troppo poco. Nel 2020, più che negli anni passati, sarà importante generare consapevolezza sul cancro del polmone, perché i mesi della pandemia da Covid-19, soprattutto nei periodi di più intensa emergenza, sono stati caratterizzati da un numero bassissimo di nuove diagnosi. È, però, convinzione degli esperti che, nei prossimi mesi, i casi non diagnosticati in questa primavera possano venire alla luce e debbano essere presi in carico del sistema sanitario nazionale, con ‘The picture can’t be displayed’, l’aggravante del manifestarsi della malattia in uno stadio più avanzato e meno efficacemente trattabile. Anche quest’anno, grazie anche al supporto non condizionato di AstraZeneca, è prevista la partecipazione di Roma, la Capitale d’Italia, insieme a tanti altri grandi e piccole Città d’Italia. Citiamo qui solo alcuni dei più grandi Comuni che hanno già dato la loro adesione: Napoli, Bologna, Bari, Catania, Trento, Firenze, Cagliari… (al link la lista completa e sempre aggiornata: https://www.alcase.eu/illumina-novembre-2020/).

L’iniziativa consiste nell’illuminare o ‘vestire’ (con luci o nastri o fiocchi o palloncini…) di bianco – colore internazionalmente scelto per indicare la neoplasia polmonare – per un giorno, un weekend, una settimana o l’intero mese di novembre una parte del territorio italiano. Sia esso una abitazione privata, un singolo edificio, pubblico o privato, o un luogo simbolo di una città: un monumento, la facciata di un palazzo, una fontana… ‘Illumina Novembre’ 2020 è un appuntamento fondamentale per catturare l’attenzione dell’opinione pubblica verso una patologia che rimane, ancora oggi, ancorata al ‘marchio negativo del fumatore’ e a quello, altrettanto negativo, ‘dell’incurabilità’. Oggi, son sempre più numerosi i giovani e le donne, spesso non fumatori o ex-fumatori, che si ammalano. E ciò nonostante, esiste un forte stigma legato al fumo nei loro confronti, come ben documentato in un recente Survey della Global Lung Cancer Coalition (http://www.lungcancercoalition.org/global-polling.html). È doveroso correggere una situazione ineguale fra i malati di cancro e far sì che anche i malati di cancro al polmone ricevano la stessa empatia, gli stessi trattamenti di qualità, e la stessa garanzia di impegno di scienziati e ricercatori di tutto il mondo.

Questo sarà il primo obiettivo della campagna! I recenti progressi della biologia molecolare in campo tumorale, unitamente all’introduzione della nuova classe di immunoterapici, hanno determinato nuove possibilità di cura o di controllo a lungo termine della malattia. Oggi, molte delle persone che hanno ricevuto una diagnosi di tumore del polmone convivono con la malattia, mantenendo un livello di qualità di vita affine a quello precedente al presentarsi della stessa e continuando a svolgere le medesime attività di prima. Che la diagnosi della malattia non sia più una sentenza di morte deve essere portato all’attenzione di tutti e grazie alla campagna sarà fatto! Parallelamente, è assolutamente necessario che sia diffusa la consapevolezza dell’importanza dei test genetici sul tumore, analisi preliminare ad ogni tipo di cura innovativa. Ancora, la neoplasia viene scoperta troppo spesso tardivamente. C’è, dunque, bisogno di informare tutti su come riconoscere i sintomi precoci del cancro al polmone e c’è, soprattutto, il bisogno di far sapere a tutti che esiste un modo certo, approvato da tutta la comunità scientifica internazionale, per scoprire il tumore quando è ancora assolutamente curabile: si chiama screening! (https://www.alcase.eu/prevenzione-secondaria/). Infine, la ricerca medica sul cancro al polmone rimane gravemente sotto-finanziata (se confrontata a quella di altri tumori) e i progressi, che pur ci sono, sono assai minori di quelli che si potrebbero ottenere se non ci fosse un tale ‘gap’ di finanziamenti alla ricerca. Anche questo primato negativo deve essere portato alla conoscenza di tutti!