Trapani rientra nella shortlist delle dieci Città che parteciperanno alla fase finale della procedura di selezione della Città ‘Capitale italiana della cultura’ 2022. Unica tra le Città siciliane, Trapani ha una storia tra le più avvincenti della Sicilia, con un porto da sempre crocevia di molte culture. Antico scalo fenicio definito Darbase (aculeo) e poi Drepanon (falce), dalla lingua di terra che protegge il porto naturale, fu dopo i Fenici utilizzato da Troiani, Romani, Arabi, Greci e Cartaginesi, che vi costruirono un arsenale. Nel 241 a.C., se ne impadronirono i Romani che ne fecero una Città consolare. Prosperò ancora con l’impero d’Oriente e poi cadde sotto i Musulmani. Il suo porto ritornò florido sotto i Normanni, con Ruggero II, e fu tenuto in grande considerazione da Pietro d’Aragona che vi sbarcò nel 1282. Successivamente, Carlo V cinse la Città di mura definendola nelle lettere scritte ai giurati di Trapani, ‘Baluardo del Regno’. La sua superficie – che si estendeva per un chilometro entro terra – si andò restringendo per la formazione delle saline nella parte più interna. Ogni cultura ha lasciato testimonianze storiche indelebili sul territorio. I templi greci delle antiche Città di Segesta e Selinunte, i resti delle navi puniche, a testimonianza delle battaglie tra Romani e Cartaginesi, esposte nei musei di Marsala, l’antica roccaforte fenice, una vera e propria Città abbandonata, sull’Isola di Mozia, i castelli medioevali sulla cima del Monte Erice, con la sua cittadella in pietra antica, per non parlare di tutto il barocco che avvolge il centro storico di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo. Testimonianze che la rendono una delle Città più apprezzate dai turisti che decidono di fare un tour della Sicilia.
Le dieci Città finaliste dovranno presentare i propri dossier alla giuria in un’audizione pubblica, della durata di massimo un’ora, composta, per metà, dalla presentazione del progetto e, per l’altra metà, da una successiva sessione di domande. Gli incontri si terranno – compatibilmente con le misure di contenimento adottate dal Governo per la situazione epidemiologica in atto – presso il Collegio Romano, sede centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, nei giorni 14 e 15 gennaio 2021, secondo il calendario e le modalità che verranno rese note a seguire. Sarà compito della Giuria raccomandare al ministro Franceschini il progetto di candidatura più idoneo alla designazione della Città ‘Capitale italiana della cultura’ per l’anno 2022 entro il 18 gennaio 2021, al fine dell’attribuzione del titolo da parte del Consiglio dei ministri. Ecco la classifica completa.
1. Ancona, Ancona. La cultura tra l’altro;
2. Bari, Bari 2022 Capitale italiana della cultura;
3. Cerveteri (Roma), Cerveteri 2022. Alle origini del futuro;
4. L’Aquila, AQ2022, La cultura lascia il segno;
5. Pieve di Soligo (Treviso), Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana;
6. Procida (Napoli), Procida – La cultura non Isola;
7. Taranto, Taranto e Grecia Salentina. Capitale italiana della cultura 2022. La cultura cambia il clima;
8. Trapani, Capitale italiana delle culture euro-mediterranee. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie. Arte e cultura, vento di rigenerazione;
9. Verbania (Verbano-Cusio-Ossola), La cultura riflette. Verbania, Lago Maggiore;
10. Volterra (Pisa), Volterra. Rigenerazione umana.
di Sergio Lanfranchi