Anche la ricetta bianca – ovvero quella utilizzata dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale – diventa elettronica. A dare il via libera, è il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 30 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che entrerà in vigore il 30 gennaio, dal titolo ‘Dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale e modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali’. In modo simile, a quanto già accade per la ricetta rossa relativa a farmaci acquistabili in farmacia e a carico del servizio sanitario, il decreto istituisce il nuovo codice di ricetta, NRBE (Numero della Ricetta Bianca Elettronica) anche per la ricetta bianca. Il medico compilerà la prescrizione in formato elettronico riportando i dati relativi al codice fiscale del paziente, la prestazione e la data.
Poi, potrà rilasciarne all’assistito il promemoria cartaceo o, fintanto che dura l’emergenza Covid-19, trasmettere la ricetta tramite e-mail o messaggi telefonici. Il paziente sceglierà la farmacia in cui utilizzare la ricetta. Quest’ultima, “nel caso in cui i farmaci siano disponibili ed erogabili, accetta la richiesta e provvede all’erogazione”. Fino al perdurare dell’emergenza Covid-19, l’assistito che ha ricevuto la ricetta elettronica da parte del medico può inoltrarne, direttamente, il numero alla farmacia prescelta tramite mail e messaggi telefonici e questa potrà anche recapitare i medicinali all’assistito. Nel periodo post pandemico, invece, non sarà più il cittadino a interloquire con la farmacia, ma avverrà tutto tramite il Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), attraverso il quale l’assistito sceglierà la farmacia e quest’ultima verrà avvisata e comunicherà la presa in carico della richiesta. Sarà, infine, sempre il SAC a darne notifica al paziente che provvederà al ritiro dei medicinali presso la farmacia.