Esercito – Missione in Libano: la logistica nazionale

Dopo quasi sei mesi dall’assunzione di comando nella Terra dei Cedri, sono stati oltre 16.400 i movimenti logistici effettuati nell’area di responsabilità dalla Joint Task Force Lebanon (JTF-L) – Sector West, su base Brigata Aosta, di cui oltre 7.200 quelli compiuti dai Caschi Blu italiani, quasi il 50% dei totali. I risultati conseguiti viaggiano di pari passo con il contestuale incremento delle operazioni congiunte condotte sul terreno con le Forze Armate Libanesi (LAF), ormai passate al 15% con l’attuale Contingente, in linea con gli standard prefissati dalla Missione in Libano UNIFIL, ma in crescita negli ultimi mesi.

I Caschi Blu italiani, inquadrati, quindi, nella Missione UNIFIL, operano in un teatro operativo molto articolato, dove le Nazioni Unite, per l’espletamento del mandato, impiegano componenti civili e militari, risultando spesso complesse le relazioni tra di esse. Inoltre, la JTF-L fornisce il supporto logistico integrato (nazionale e UNIFIL) a tutte le componenti del contingente italiano, nonché quello partecipato dal comando della Missione ai contingenti che operano nell’ambito del Settore (Armenia, Brunei, Ghana, Kazakistan, Irlanda, Repubblica di Macedonia, Malesia, Malta, Repubblica di Corea, Serbia, Slovenia e Tanzania), così come previsto dagli accordi siglati dall’Italia.

Il compito viene assolto mediante una struttura logistica capace di garantire ed integrare il supporto alle unità nazionali e internazionali assicurando, altresì, il collegamento continuo, attraverso l’Area Logistica di Transito (ALT), tra la madrepatria e il porto e l’aeroporto di Beirut. A riguardo, per soddisfare le esigenze che ne derivano, l’individuazione delle risorse, nonché la creazione delle capacità di distribuzione, mantenimento ed impiego delle stesse, la JTF-L si avvale delle complesse articolazioni della logistica. Nel concreto, la logistica è un complesso integrato di diverse discipline complementari e interagenti, tutte intese a razionalizzare il sostengo necessario a qualsiasi attività operativa in modo da poterne minimizzare i rischi ed i costi d’implementazione e, nel frattempo, massimizzarne l’efficacia e l’efficienza.

In tale contesto, al fine di assicurare l’aderenza necessaria alle molteplici attività che la JTF-L conduce, sono diverse le unità che concorrono al sostegno logistico del Settore. In particolare, il Combat Service Support Battalion (CSS-BN), basato sul Reggimento Logistico Aosta di Palermo garantisce il supporto attraverso le proprie componenti trasporti, rifornimenti e mantenimento, gli assetti sanitari e i nuclei di disinfezione, mentre il Combat Support Battalion (CS-BN), costituito dal Battaglione ‘Simeto’ del 4˚ Reggimento Genio, assicura la funzionalità giornaliera dell’unità con l’impiego, ad esempio, di una Compagnia trasmissioni, con assetti specialistici dedicati come quelli Chemical Biological Radiological Nuclear (CBRN) ed Electronic Warfare (EW) italiani ed Explosive Ordnance Disposal (EOD) – Improvised Explosive Device Disposal (IEDD). L’Infrastructure Management Centre (IMC), invece, svolge le attività di supporto tecnico e manutentivo delle basi, attraverso l’elaborazione di pratiche tecnico-amministrative e l’esecuzione di attività manutentive, nonché di ammodernamento, rinnovamento e nuove costruzioni.

Inoltre, la Joint Multimodal Operation Unit (JMOU) di Beirut si occupa, nello specifico Teatro Operativo libanese, della gestione dei transiti in entrata e in uscita di uomini, mezzi e materiali. A riguardo, il trasferimento può avvenire singolarmente o attraverso la combinazione di diverse modalità di trasporto: su strada, in modo flessibile e rapido; su ferro, tendenzialmente economico; via mare, estremamente economico e via aerea, in modo estremamente veloce. Dall’8 maggio dello scorso anno ad oggi, sono circa 850mila i chilometri percorsi su strada dal Settore Ovest, per i trasporti tattico-logistici da e per l’ALT di Beirut, funzionali al supporto del contingente nell’area di responsabilità. Ma nel periodo, lo sforzo e l’attenzione maggiore del Contingente nazionale è stato rivolto al rispetto dell’ambiente e all’avvio del cosiddetto ciclo green. Per questo, in questi giorni è stato inaugurato alla presenza del vice comandante dei Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), generale di Divisione Aerea Giampaolo Miniscalco, un complesso sistema di compostaggio, totalmente innovativo.

Grazie a un team di giovani esperti libanesi, nella base di Shama è stato installato un moderno impianto che, grazie ai più recenti ritrovati tecnologici, sfrutta un metodo di decomposizione dei rifiuti organici, in grado di attivare le cariche batteriche in soli sette giorni, a fronte dei normali 28 giorni per realizzare il compost, materiale organico frutto della degradazione microbica. Le capacità del sistema, permetteranno nel tempo di servire tutte le basi UNIFIL del Sector West e di devolvere agli agricoltori locali più di 50 tonnellate di fertilizzanti. La complessa macchina della logistica di SW si inserisce pertanto in un sistema molto articolato e complesso e deve sempre essere aderente, senza soluzione di continuità, nell’assolvimento del mandato e nella ricerca dell’implementazione della Risoluzione 1701/2006 delle Nazioni Unite, fondamento giuridico della Missione in Libano UNIFIL.