Le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico nell’area portuale del Capoluogo siciliano sono terminate alle ore 16.15 del 13 settembre con una esplosione controllata effettuata in una cava a Torretta distante da zone abitate. La bomba d’aereo, di fabbricazione americana, era stata rinvenuta durante le opere di demolizione di un fortino risalente alla Seconda Guerra Mondiale lo scorso 21 agosto. L’ordigno è rimasto celato per oltre 70 anni, grazie alla fitta vegetazione che, negli anni, aveva ricoperto il fortino abbandonato. Le operazioni di bonifica sono state effettuate da specialisti dell’Esercito del 4° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Aosta. La bomba, progettata per distruggere installazioni e vie di comunicazioni stradali, era del peso di 600 libbre (272 kg.), con 118 kg di esplosivo ad alto potenziale contenuti al suo interno. Tutte le attività propedeutiche al disinnesco, le riunioni di coordinamento e la pianificazione della neutralizzazione dell’ordigno sono avvenute di concerto con il Comune di Palermo, l’Autorità Portuale, la Protezione Civile Regionale, i Vigili del Fuoco, sotto il coordinamento della Prefettura di Palermo. Il disinnesco ha reso necessaria l’evacuazione di migliaia di cittadini (circa 8.000) residenti nei quartieri adiacenti al luogo di rinvenimento dell’ordigno. Prima d’iniziare le operazioni di disinnesco, è stata realizzata una ‘camera di espansione’ al cui interno è stato posto l’ordigno, ciò ha consentito di ridurre il raggio di pericolosità. Dietro ordinanza della Prefettura e del Comune di Palermo, i cittadini residenti nell’area a rischio hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a partire dalle ore 6.00 del mattino, permettendo, così, agli artificieri dell’Esercito di poter entrare in azione senza pericoli per la popolazione civile. Le fasi di neutralizzazione dell’ordigno sul luogo di rinvenimento sono durate circa 4 ore. Successivamente, la bomba, oramai inerte, è stata trasportata in una cava dove i militari del 4° Reggimento Genio l’hanno fatta brillare. Dall’inizio dell’anno, sono circa 1.510 gli ordigni di diverse tipologie che l’Esercito ha distrutto in Sicilia. Le operazioni di bonifica effettuate dagli artificieri dell’Esercito si sono svolte nella massima sicurezza per la popolazione.
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