Messina – I Carabinieri celebrano la loro Patrona Virgo Fidelis

I Carabinieri del Comando Interregionale Culqualber hanno solennemente commemorato la loro patrona Maria Virgo Fidelis, celebrando il 79° Anniversario della battaglia di Culqualber, mentre la Giornata dell’Orfano, quest’anno, non verrà celebrata per l’attuale situazione di emergenza sanitaria. Nella scrupolosa osservanza delle prescrizioni sanitarie, volte al contenimento epidemiologico, all’interno della Caserma Bonsignore, con semplice e austera cerimonia, il comandante interregionale, generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio, ha deposto, sulle note del silenzio, una corona di alloro al Monumento al Carabiniere, eretto all’interno del giardino del Comando Interregionale, in memoria di tutti i Caduti dell’Arma. A seguire, nel piazzale esterno del Comando Interregionale Carabinieri, alla presenza del generale Burgio, è stata celebrata la santa messa, da don Rosario Scibilia, cappellano militare della Legione Carabinieri Sicilia, in un intenso momento di raccoglimento vissuto insieme ai Carabinieri del Comando Interregionale Culqualber, attorno alla Madre Celeste patrona dell’Arma. La cerimonia, a carattere interno (ovvero senza alcuna autorità locale), ha visto la partecipazione di una contenutissima rappresentanza di militari in servizio, del coordinatore provinciale, nonché del presidente della ANC di Messina.

Al termine della celebrazione, letta la Preghiera del Carabiniere, il comandante interregionale ha preso la parola e, dopo aver rivolto un pensiero ai caduti dell’Arma e alle loro famiglie, ha rievocato il 79° Anniversario del fatto d’armi, di Culqualber in Africa Orientale, nel corso della quale i Carabinieri dell’allora I Battaglione Mobilitato scrissero una delle pagine più significative della loro storia (in allegato la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare conferita alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri). Relativamente alla ricorrenza della Virgo Fidelis, è da ricordare come il 9 aprile 1983, papa Giovanni Paolo II, in una celebre omelia in occasione della sua visita pastorale alla Scuola Allievi di Roma, nell’elogiare i Carabinieri per il loro attaccamento alla Virgo Fidelis, ne evidenziò le qualità che li contraddistinguevano, indicando, non a caso, per prima la ‘fedeltà allo Stato’, poi, la ‘dedizione al dovere’ e, quindi, lo ‘spirito di servizio’. Nella ricorrenza della sua patrona, l’Arma dei Carabinieri ricorda l’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari dell’Arma dei Carabinieri), fondata il 5 ottobre 1948, con decreto del presidente Einaudi, che diede soluzione al complesso e delicato problema dell’assistenza alle famiglie dei numerosi militari scomparsi nella guerra, da poco finita, attraverso la realizzazione di istituti dove accogliere i giovani in particolari difficoltà o la corresponsione di ‘assegni di studio’ alle famiglie bisognose; nei suoi 72 anni di vita, l’Opera, voluta dall’allora capo di Stato Maggiore dell’Arma, colonnello Romano Dalla Chiesa, padre del generale Carlo Alberto, ha visto passare nei suoi ruoli oltre 30.000 giovani, di cui 13.000 nei collegi.