Si è svolta, venerdì scorso, a Caronia, la solennità del Sacro Cuore di Gesù che, quest’anno, a causa delle restrizioni previste dalla legge, per contrastare l’emergenza della pandemia, è stata mancante della consueta processione. Nonostante ciò, la giornata è stata intensa di momenti di adorazione e preghiera e, a seguire, dalla celebrazione della Santa Messa, in chiesa Madre. In particolare, l’arciprete, don Carmelo Scalisi, che ha officiato la celebrazione eucaristica, all’apertura, ha ricordato defunti, sacerdoti, in occasione della giornata a loro dedicata per la santificazione, citando sia i sacerdoti viventi e sia i deceduti, che hanno reso il loro servizio alle Parrocchie di Caronia e annunciato il momento del rinnovamento dei voti delle Suore di Caronia. Dopo la sua omelia, infatti, incentrata sulla riflessione della parola ‘amore’, suor Antonella Bortolato, suor Lina Rosa Miolo e la superiora, suor Rosa Disclafani, dell’ordine delle Suore Maestre di Santa Dorotea-Figlie dei Sacri Cuori, che lo scorso 7 dicembre hanno festeggiato i 75 anni di presenza a Caronia, nel fare memoria del giorno di gioia indimenticabile, hanno ri-detto il loro ‘sì’ a Gesù, promettendo povertà, castità e obbedienza. La liturgia è stata animata dai canti del Coro ‘Caterina Grimaldi’ di Caronia, diretto dall’organista Salvatore Folisi.
Le suore di Caronia assumono come principi ispiratori il carisma educativo della carità e dell’impegno, del loro fondatore, Santo Giovanni Antonio Farina, della Chiesa Madre di Vicenza, e della consorella santa Maria Bertilla Boscardin, amata per la sua grande carità e umiltà. Nel loro Istituto, dov’era funzionante la scuola dell’infanzia, chiusa ormai da un po’ di anni, diverse le generazioni di bambini che si sono succedute e che hanno trovato sorrisi, calore e insegnamento. La loro presenza è stata ed è importante per Caronia per il loro dare in fede, semplicità, umiltà e non chiudendo mai le porte alle varie iniziative che hanno interessato la comunità, come la Scuola di Ricamo attivata lo scorso 15 giugno – sebbene con comportamenti sociali diversi a causa del Covid-19 – e che si ripete ogni anno e i cui lavori sono oggetto di mostre mercato di beneficienza. Un forte applauso finale è stato l’abbraccio di gratitudine dei fedeli.
di Santina Folisi