‘Madonne nella cultura del territorio Nebroideo – Devozione e Spiritualità del Culto Mariano’, questo il tema di un interessante incontro, organizzato dal presidente del Circolo ANSPI di Caronia, Tino Lamonica, che si è tenuto, in Piazza Roma, nel rispetto della normativa prevista per il contenimento del Covid-19. Ad aprire i lavori, lo stesso presidente che ha dato il benvenuto al numero ristretto (per esigenze di riduzione) di persone, compiaciuto per la ripresa delle attività culturali-artistiche, finalizzate alla promozione del proprio territorio e, poi, ha presentato l’iniziativa, illustrata, adeguatamente, nei dettagli dal relatore, prof.ssa Rosetta Vitanza. Don Carmelo Scalisi, arciprete delle Parrocchie, nel ringraziare l’organizzatore, ha espresso il concetto di bellezza che si riscontra in tutti i volti della Madonna, anche in quello dell’Addolorata, affermando che Caronia possiederebbe dei dipinti di Madonna importanti, da attenzionare, e ha concluso leggendo la Preghiera alla Vergine di Dante Alighieri.
La prof.ssa Rosetta Vitanza ha, prima, spiegato i motivi che l’hanno portata alla ricerca ‘di una donna assoluta’, per il suo progetto, che ha trovato nella Madonna dei Nebrodi, sottolineando come la presenza della Madonna è fondamentale nella storia umana, in quanto donna, madre e per il coraggio e la forza con cui ha sfidato il mondo, sapendo di essere nel giusto. Quindi, attraverso il supporto di un pc e di uno schermo elettronico, sono state propinate le più belle immagini di Madonne, intervallate da brani musicali, eseguiti da Nino Milia alla chitarra e Daniela Giaimi al flauto, accompagnate dalla spiegazione del significato di ciascuna – con la propria storia e/o leggenda – della professoressa che le aveva classificate in tre sezioni: il gruppo marmoreo di scuola gaginiana rinascimentale-barocco, le Madonne lignee rinascimentali e i dipinti delle Madonne su tela. Oggi, le bellissime opere si trovano collocate per essere ammirate e venerate in varie chiese e musei dei Comuni di: Tortorici Ficarra-Bronte Raccuja; Rocca di Caprileone; Frazzanò; Novara di Sicilia; Santa Lucia del Mela; San Salvatore di Fitalia; Palermo, Sinagra, Ucria; Castroreale, Taormina, Naso, Messina-Caronia, Tindari, a dimostrazione che, tra l’altro, la zona dei Nebrodi è ricca di antica tradizione di figure mariane giovanili, idealizzate in tenero rapporto tra la vergine e il figlio di Dio, di grande fascino, che ne esaltano l’aspetto spirituale. Un grande patrimonio, dunque, realizzato da artisti di bottega negli ultimi decenni del ‘400 e fino al ‘500 da conservare, valorizzare e difendere, la cui conoscenza ha reso piacevole e interessante la serata.
di Santina Folisi