Ancora un evento artistico culturale si è svolto, nella suggestiva Piazza Roma di Caronia, organizzato dal presidente della locale Società Operaia, Tino Lamonica dal tema Tra le Mie Righe – Tour Sicilia 2020, di Paolo D’Anna, scrittore, autore, regista teatrale, caronese, ma che vive a Calolziocorte (LC) e, stavolta, con il racconto teatrale di Caravaggio. Una serata finalizzata alla promozione e valorizzazione del centro nebroideo – come ha affermato il presidente – sia per riunire la comunità – che vive ancora il tempo di pandemia – e sia perché essa rappresenta uno degli obiettivi principali della vita della Società Operaia. La manifestazione è stata preceduta dalle bellissime immagini sulla Cascata Nicoletta, luogo amato da escursionisti e camminatori, in territorio caronese, all’interno del Parco dei Nebrodi, che offre spettacoli naturali di grande bellezza, realizzate da Giuseppe Agati, fotografo e videomaker, operatore droni. Subito dopo, visibilmente emozionato, Paolo D’Anna ha raccontato al pubblico, partendo dalla morte e, poi, a ricostruire, via via, la vita di Michelangelo da Merisi, in arte Caravaggio, uno dei più importanti pittori della storia italiana tra il XVI e il XVII secolo, dalla forte carica drammatica ed emotiva, dalla teatralità delle sue opere e modello di ispirazione per molti artisti del barocco europeo.
Con dovizia di particolari, lo scrittore si è soffermato sulla vita del genio, piena di arte iniziata a tredici anni, sebbene, per molti anni, non vi furono sue notizie e violenza di santi e di prostitute, di bettole pericolose e sale principesche, di preti e di pendagli da forca, a dimostrazione del rapporto ambiguo dell’artista con la paura della morte, dalla quale vuole sfuggire e che, presto, raggiunge, avendo vissuto, realmente, una vita piena di risse che gli procurarono, persino, la decapitazione. Ha parlato degli incarichi prestigiosi ottenuti da Caravaggio, presso istituti religiosi, facendo vedere che la sua attenzione al realismo dei soggetti non sempre piaceva ai committenti, come l’opera La morte della Vergine, che venne rifiutata, soprattutto, perché il pittore scelse una prostituta annegata nel Tevere, per dare volto e corpo alla Vergine. Ancora, ha evidenziato il talento dell’artista che affascinava per la maestria con cui dosava le luci e le ombre nelle sue opere, una tecnica innovativa per l’epoca che anticipava la fotografia. Si è aperto, dunque, a Caronia, per Paolo D’Anna, il ‘Tour’ nell’amata Sicilia – dedicato a Caravaggio – che si aggiunge ai tanti altri che lo hanno, già, portato in giro per l’Italia con diversi lavori teatrali e letterari, da ultimo, con Pasolini o il monologo teatrale con Alda Merini.
di Santina Folisi