Caronia ha festeggiato, giovedì scorso, la Solennità di San Biagio, patrono e protettore della cittadina, vescovo e martire, una ricorrenza fortemente radicata nei caronesi che si sono alternati nel partecipare alle quattro celebrazioni eucaristiche svoltesi nella giornata, nella chiesa del centro a lui intitolata e preceduta dalla novena di preghiera in suo onore. Rispetto agli anni passati, la festa si è sviluppata ancora all’insegna delle restrizioni epidemiologiche, senza il rito della benedizione della gola e della processione per le vie cittadine, che costituivano le fastosità di tale solennità devozionale e solo con qualche espressione emozionale esterna dovuta alla presenza delle luminarie. Ciò, anche in considerazione dei preoccupanti numeri di positivi al Covid (oltre 100 circa), che stanno interessando Caronia e che influiscono, fortemente, sulle tradizioni e sulla socialità della comunità, che, intanto, si stringe al suo patrono, chiedendo la liberazione da ogni male e dalla pandemia. Nella chiesa di San Biagio, dunque, alle ore 9.00, si è svolta la prima celebrazione eucaristica officiata da don Carmelo Scalisi, parroco del luogo, che ha evidenziato il coraggio dei martiri, chiedendo a san Biagio, per sua intercessione, di far superare a ciascuno ogni difficoltà, mettendo al centro della fede Gesù e ha benedetto le tradizionali ‘cudduri’ di pane e di mandorle che i devoti e la Procura Feste hanno offerto in devozione al santo per essere distribuite ai fedeli. Poi, alle ore 11, invece, ha celebrato don Antonio Lo Presti, ordinato sacerdote lo scorso 10 luglio dal vescovo di Patti, mons. Guglielmo Giombanco e vicario parrocchiale a Gliaca di Piraino, legato a Caronia da sentimenti di affetto, di vicinanza, di preghiera per avere effettuato, nelle sue parrocchie e nei due difficili anni di pandemia, servizio pastorale preparatorio al sacerdozio.
Durante l’omelia, don Antonio parlando del ‘fascino speciale’ di san Biagio, per virtù e caratteristiche, ha invitato i fedeli a essere coerenti e ‘fare innamorare gli altri di Cristo’, chiedendo per sua intercessione, la guarigione nel corpo e nell’anima da tutti i mali e sottolineando che il cristiano è l’uomo della Parola di Dio. Ancora alle ore 16.00, un’altra messa e, poi, quella conclusiva serale, trasmessa in diretta facebook, che ha visto la presenza di autorità civili e militari tra questi il sindaco, Giuseppe Cuffari, il presidente del Consiglio, Antonietta Agostino, gli assessori Salvatore Terribile e Basilio Musarra, il comandante della Locale Stazione dei Carabinieri, m.llo Ivano Calzolari, e il vice brigadiere, Nicolò Leone, il comandante del Distaccamento Forestale di Caronia, commissario Salvatore Scaffidi Fonti, e l’ispettore Bodanza Biagio, il presidente della Società Operaia, Tino Lamonica, e il delegato della Società Militari e Contadini, Nino D’Onofrio. Sulle note dell’Inno a San Biagio, seguite da un piccolo fuoco d’artificio a basso rischio, si è conclusa la festa, con la speranza che l’evento possa essere più grandioso in estate quando san Biagio sarà festeggiato, come di consueto, nella seconda domenica di agosto e, si spera ancora, a pandemia finita.
di Santina Folisi