Caronia – Festeggiamenti in onore di San Giuseppe

Caronia, il 19 marzo scorso, ha festeggiato la solennità religiosa di San Giuseppe, patrono della Chiesa Universale, solennità molto sentita dalla comunità, dopo un triduo in suo onore, con diverse celebrazioni eucaristiche nelle chiese del centro e frazioni, officiate dal parroco, don Carmelo Scalisi, e dal vicario parrocchiale, don Giuseppe Agnello. Durante le celebrazioni è stata evidenziata la vita di san Giuseppe, uomo giusto, semplice, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, che ha sperimentato la sofferenza della fuga in Egitto a causa delle persecuzioni di re Erode come i tanti profughi che, oggi, scappano dall’Ucraina a causa della drammatica guerra, ma che, dopo l’esilio ha fatto ritorno alla propria terra e, ancora, la sua fede, cui tutti dobbiamo implorare per ‘darci la grazia della grazia’. Poi, si è parlato del santo lavoratore che, oltre ad essere il patrono dei falegnami e degli artigiani – la cui festa si celebra il 1° maggio – è anche il protettore dei poveri e alla sua festa è legato anche il pane, infatti, attraverso l’apposito rito, sono stati benedetti i panetti, somiglianti al ‘bastone’ di san Giuseppe, offerti in voto dai fedeli e dalla Procura feste, poi, distribuiti ai partecipanti. Una ricorrenza, dunque, che affonda le radici nella tradizione popolare e che, oggi, viene riconosciuta anche come Festa del Papà ad omaggiare il dono della paternità.

Non si è svolta la tradizionale processione che dava il via alle tavolate dei ‘virginietri’, cioè il pranzo che si svolgeva nella sala dove veniva allestito l’altarino di san Giuseppe, offerto da famiglie del luogo, un tempo, ai bambini più poveri e ai giovani, esistente fino a prima della pandemia, caratteristico per le pietanze distribuite, che erano sette e comprendevano l’arancia, il pesce, la frittata, il carciofo, le verdure, le tagliatelle con i ceci, il dolce, in particolare le ‘sfince di San Giuseppe’ e il vino. Subito dopo la conclusione della santa Messa delle ore 11.00, in occasione della ricorrenza, presso la Società Operaia del luogo, guidata da Tino Lamonica, si è svolta una preghiera comunitaria, tra gli altri, con la partecipazione di don Carmelo Scalisi e del sindaco, Giuseppe Cuffari, accompagnata dalla degustazione di prodotti tipici della tradizione di san Giuseppe a propiziare la ripresa di ogni attività dopo il buio periodo della pandemia, non ancora lasciata alle spalle.

di Santina Folisi