Bellissima serata culturale a Caronia nei giorni scorsi, con la presentazione del libro libro ‘Essenza dell’anima’, raccolta di poesie-preghiere di Santina Folisi, giornalista, poetessa, scrittrice, commediografa, edita da Studio Byblos, nel magnifico Castello Normanno di proprietà della Famiglia Castro e realizzata con il patrocinio gratuito del Comune di Caronia, dell’Accademia Internazionale Amici della Sapienza ODV (ME) e dell’UCSI – Sezione Sicilia. Una cerimonia semplice ed elegante, nella magica atmosfera del luogo che ha affascinato sia il pregevole parterre di ospiti tra intellettuali, scrittori, giornalisti e la declamatrice dott.ssa Graziella Lo Vano che, tra un intervento e l’altro, alternava la lettura di alcune poesie del libro sia i numerosi spettatori, tra questi il comandante della locale Stazione dei Carabineri, m.llo Ivano Calzolari, e la gentile Famiglia Castro-Bordonali, Tino Lamonica, Peppe Cuffari, Nino D’Onofrio, le suore, regalando momenti davvero piacevoli ed emozionanti sin dall’inizio. Infatti, all’apertura, il canto ‘Dolce sentire o Fratello Sole e sorella Luna’, intonato da Antonella Granata, giovane soprano lirico, accompagnata alla tastiera dal maestro Salvatore Folisi, ha estasiato il pubblico anche, poi a metà lavori, con il brano ‘E vui durmiti ancora’ e, alla conclusione, con l’Ave Maria di Caccini.
A condurre brillantemente i lavori, il giornalista Nuccio Carrara, che, per la seconda volta – già nel 2017 aveva presentato il primo libro dell’autrice – è rimasto affascinato dalla presenza del numeroso pubblico. A portare, dunque, il saluto istituzionale per primo, il sindaco, geom. Giuseppe Cuffari, contento per la presentazione del libro di Santina Folisi, vede il segnale di ripresa della cultura, del sapere e della conoscenza e, colpito dalla dedica sul libro, scrittagli dell’autrice, ne dà pubblica lettura. Poi, il parroco don Carmelo Scalisi ha ricordato il suo arrivo a Caronia, in coincidenza della rappresentazione di ‘Cu nni l’avia… a diri’, la divertentissima commedia scritta e diretta da Santina Folisi, sollecitando la realizzazione di altre commedie teatrali, che, per via del Covid, non si sono potute realizzare. A spiegare la figura e l’arte poetica dell’autrice, dalla capacità spirituale non comune, che conquista e inneggia alla vita dell’uomo di oggi, la prof.ssa Teresa Rizzo, presidente dell’Accademia. L’autrice è una “donna completa di mente, corpo, anima sentimenti, cuore e anche di una ricchezza che va oltre, di chi riscopre e rinasce alla vita ogni giorno, ringraziando Dio”. Originale la relazione del dott. Domenico Interdonato, presidente dell’UCSI sezione Sicilia, accompagnato da un sottofondo musicale, con cui fa vedere attraverso ‘Essenza dell’anima’, la poesia di Santina Folisi al raggiungimento della maturità artistica che esporta fuori Caronia.
Simpaticamente, lo storico Totò Serio ha sostenuto che la Musa Calliope e la sorella Clio sono diventate amiche di Santina Folisi, che il libro presentato è molto bello, le poesie che esso contiene sono un messaggio per smuovere le coscienze, hanno un filo rosso, che collegano la storia del Paese, come se l’autrice volesse fare un diario su tutto quello che succede a Caronia. L’editore di Studio Byblos, dott. Dino Marasà, esalta l’animo forte, contemplativo e buono di Santina Folisi che sa spiegare i sentimenti per evocare sentimenti, facendo riflettere sull’essenza dell’uomo, con una semplicità disarmante da poter cambiare l’andazzo del mondo. Conclude gli interventi s.e. mons. Guglielmo Giombanco, narrando l’antefatto del progetto della raccolta, elogiando la semplicità e la tenacia della dott.ssa Folisi. Dall’attenta lettura delle poesie-preghiere si è reso conto che più avanzava più si aprivano orizzonti, già dal titolo ‘Essenza dell’anima’, dove è il finito e l’infinito, ‘il divino e l’umano’, un viaggio interiore che Santina mette a disposizione per aiutare, con la sua fede, i lettori a riscoprire la presenza di Dio, dove poesia e preghiera si scambiano e si fondono in sentimenti ed emozioni, per arrivare all’essenza. Emozionata e piena di gioia, l’autrice, nel suo breve intervento, ringraziando tutti, ha spiegato i motivi che l’hanno portata a pubblicare il libro, facendo le differenze tra i due linguaggi parlati cioè quello della prosa e quello dell’anima, sottolineando che, appunto, per quest’ultimo, ha tratto ispirazione dai luoghi vicinissimi a lei, dalla propria fede, dalla ricca tradizione religiosa locale, dalle esperienze portate da fuori, che ha voluto segnare nel libro anche con immagini reali, per dare la dimensione storica e originale al suo lavoro.