Si è svolto martedì scorso, a partire dalle ore 16.30, al Palauxilium – Istituto Zito – di Sant’Agata di Militello, programmato dalla Diocesi di Patti, il primo momento dell’Assemblea Ecclesiale Diocesana, con grandissima partecipazione di credenti, sacerdoti, diaconi, religiosi rappresentanti di gruppi e associazioni parrocchiali provenienti dalle comunità vicine. L’adunanza è stata aperta da s.e. mons. Guglielmo Giombanco, vescovo della Diocesi di Patti, che ha guidato la preghiera iniziale e, dopo il saluto, ha offerto ai partecipanti una riflessione introduttiva sul brano del Vangelo scelto nel secondo anno di Cammino sinodale, che pone come icona biblica di testo l’incontro di Gesù con Marta e Maria nella casa di Betania. Infatti, da questo brano, emergono tre cantieri da poter adattare alla realtà territoriale e cioè quello della strada e del villaggio, quello dell’ospitalità e della casa e quello delle diaconie e della formazione spirituale. Ancora, ha invitato i presenti a interrogarsi sulla proposta di un quarto cantiere rivolto ai giovani, tra tradizioni e rinnovamento, nella fase narrativa dedicata alla continuazione dell’ascolto con l’obiettivo di ‘camminare insieme’ con una fede rinnovata e fresca. Poi, è intervenuto s.e. mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, vescovo referente in Italia del Cammino sinodale, che ha trattato una interessante relazione sul tema ‘Ascoltare è vivere. Discepoli per una Chiesa rinnovata’, ringraziando prima per ‘l’ampia presenza’ i partecipanti e, in particolare, il vescovo Guglielmo.
Nel suo discorso, l’arcivescovo ha fatto delle premesse relative agli scopi del Concilio Vaticano a partire dal 1962 e sulla necessità, oggi, di mettere la Chiesa in contatto con il mondo. In riferimento alla casa di Betania e, dunque, alla Chiesa sognata, tra l’altro, ha parlato di ‘comunità aperta’, dove emergono tre priorità e cioè: – il continuare a creare condizioni di ascolto per capire l’altro; – l’essere una comunità attraente, corresponsabile e non lamentosa come risulterebbe dalle sintesi nazionali; – l’essere comunità viva come nella parte ‘simbolica’ di Maria e non tentata che distoglie dal vero bene, come nella parte ‘diabolica-simbolica’ di Marta, con strutture al servizio delle persone, educando alla vita del Vangelo, facendo incrociare i giovani e gli anziani, per camminare bene. Ha concluso l’incontro il vescovo Giombanco, sottolineando che chi è discepolo è sempre in cammino, con fede, umiltà e amore ‘più si naviga più si aprono nuovi orizzonti’, dopodiché si è aperto uno stimolante dibattito sull’argomento seguito dalla preghiera finale, dandosi appuntamento al II momento assembleare nei singoli Vicariati, dall’11 al 21 ottobre, e al III momento, il prossimo 27 ottobre, nella Concattedrale di Patti, dove consegnerà alle comunità la Lettera pastorale.
di Santina Folisi