Il 12 gennaio 2023, a soli 59 anni, è salito al cielo tra le braccia del Signore, fratel Biagio, il missionario laico di Palermo, fondatore della Missione di Speranza e Carità. La storia di Biagio Conte ricorda molto, a secoli di distanza, la straordinaria vicenda umana e spirituale di san Francesco d’Assisi. Come fosse un santo laico, ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza senza entrare in alcun ordine religioso, e si è messo in cammino, vestito di un saio e un bastone, senza cellulare, né tv, né mezzi di comunicazione ‘moderni’. Nato da una famiglia benestante, da ragazzo vive negli agi e nella spensieratezza, tipica di molti giovani della sua generazione, cresciuti nel benessere della società consumistica. Le ingiustizie a cui assiste ogni giorno, il vuoto esistenziale, l’assenza di valori, fanno precipitare Biagio in una crisi di coscienza sempre più acuta, così trovando condizioni di disagio sociale e povertà a Palermo, e, invece di partire per l’Africa, dove aveva deciso di andare in missione, sceglie di rimboccarsi le maniche per assistere i poveri e gli emarginati della Città siciliana, persone in condizione di disagio sociale, migranti, ex-detenuti, prostitute.
Nasce così la ‘sua’ missione, sulla strada, sotto i portici della Stazione Centrale di Palermo, tra i vagoni usati come ricovero da vagabondi, alcolisti, migranti. La Missione di Speranza e Carità: un “progetto di Dio sconvolgente – lo definisce fratel Biagio – che, a distanza di trent’anni dal suo nascere, ha coinvolto e continua a coinvolgere uomini e donne di ogni ceto sociale”. Oggi, la Missione con i suoi numerosi centri a Palermo e in Sicilia, continua a offrire accoglienza e futuro a centinaia di persone in difficoltà, senza fissa dimora, migranti, donne singole, mamme con bambini e anziani. Il poeta Rosario La Greca di Brolo (Messina), legato da fraterna e sincera amicizia a fratel Biagio, sin dagli inizi dell’anno 2000, ha promosso la realizzazione del canto ‘Dal tuo umile cuore è nata la speranza’, di cui ha composto il testo. È un segno di omaggio e riconoscenza per fratel Biagio, che ha speso la sua vita con un impegno costante, quotidiano, instancabile, a favore dei poveri, degli ultimi, degli indifesi, che nella Missione di Speranza e Carità, da lui fondata, sono chiamati fratelli e sorelle senza alcuna distinzione, assistiti e ospitati in gratuità. La parte musicale è stata curata dal m. Daniele Falasca di Roseto degli Abruzzi (Teramo), pianista, fisarmonicista, compositore e direttore d’orchestra, una carriera di musicista brillante, ininterrotta, a tutto tondo: concerti, composizioni, didattica, collaborazioni con artisti di fama internazionale. Il brano è stato interpretato con grande maestria dal soprano Fiorella Barnabei di Roseto degli Abruzzi (Teramo). Una collaborazione vincente quella tra il m. Daniele Falasca, la cantante rosetana e il poeta brolese, con al suo attivo l’incisione di numerosi brani, che hanno ricevuto tantissimi apprezzamenti di pubblico e di critica. È stato realizzato da Alba Terranova di Messina un video con il canto.