La Boccia Paralimpica giunge a Santo Stefano di Camastra

Giornata speciale a Santo Stefano di Camastra, domenica 24 settembre u.s., a partire dalle ore 9.30, nella storica Società Operaia della Città delle ceramiche, con la Boccia Paralimpica, lo sport che consente ad atleti con disabilità gravi, gravissime e anche neurologiche, di poter competere a livello agonistico. La manifestazione, caratterizzata da un interessante incontro di comprensione, di confronto e crescita è stata voluta dal presidente dell’Associazione Nehemia, Caterina Palmisano, sollecitata da Lio De Gregorio, in collaborazione con il Comune di Santo Stefano di Camastra e condivisa da altre associazioni. A coordinare i lavori, Marila Re, capogruppo di minoranza, che ha ringraziato i giovani atleti, le famiglie giunte da Palermo e tutti gli intervenuti, i quali hanno apportato il loro contributo sull’argomento. Per il presidente del sodalizio stefanese, Pietro Mazzeo, lo sport è amicizia e quello dei diversamente abili porta all’integrazione sociale. L’assessora Rita Antonina Torcivia, per l’Amministrazione Comunale, ha sottolineato che l’incontro dà la possibilità di parlare di sport come attività inclusiva, educativa, fortificante e sociale, dunque, ‘teoria di impatto per le coscienze’ per capire che il mondo deve aprire a tutti. Per l’Associazione Nehemia, ha parlato il suo vicepresidente, Salvatore Cangelosi, affermando che, attraverso la testimonianza dei ragazzi, si comprende che la disabilità non impedisce di fare sport e ha lamentato la mancanza di strutture adeguate.

L’assessore allo Sport, Alessandro Amoroso, invece, ha assicurato l’impegno del Comune, con interventi concreti per migliorare le condizioni di vita senza tante differenze e ha anche assicurato, predisponendo la documentazione, la disponibilità dei locali dell’Istituto Turistico Alberghiero da adibire a sport per i disabili. Il dott. Stefano Saitta, del Comitato Italiano Paralimpico per la Sicilia, ha sottolineato l’esigenza per tutti di fare attività sportiva perché crea ‘il sorriso’ ai tanti talenti sfortunati, ‘eroi nella vita e campioni nello sport’. Ha ritenuto che la scuola può educare le coscienze allo sport sviluppando progetti e accordi quadro per sostenere nello sport i ragazzi disabili e non, e le famiglie, suggerendo dei centri intermedi tra Palermo e Messina, se gli enti concederanno propri impianti. Il tecnico Dario Provenzano, della Federazione italiana, ha fatto scorrere delle slide contenenti il gioco delle bocce, affermando che si tratta di una disciplina sportiva giovane da far conoscere promuovere e divulgare per fare crescere la Sicilia e portarla a livello nazionale. Per il presidente Giovanni D’Aiuti, della Federazione Italiana di Atletica, l’occasione è stata importante per parlare di sport, in generale, e sport paralimpico in particolare, ha sottolineato il valore sociale, auspicando spazi per consentire agli atleti di esprimersi. Toccanti, poi, le testimonianze degli atleti Giuseppe e Matteo, che vedono nello sport la vita, Daniele, disabile stefanese, invece, ha evidenziato le difficoltà di spostamento dai piccoli centri per allenarsi, considerati i benefici dello sport sperimentati. Poi, una volta adattata la sala in campo da gioco, anche con l’assistenza del prof. Dolcemaschio, gli atleti in carrozzina hanno cercato di avvicinare il più possibile le bocce alla pallina ‘jack’ dimostrando la tecnica utilizzata. E, dopo ancora, tutti allo squisito buffet preparato dai ‘Cuocarini flu’ di Santa Flavia, ai quali è stato donato dalla Nehemia un bellissimo piatto in ceramica rappresentativo.

di Santina Folisi