“Esimio assessore, con la presente, la scrivente O.S. la invita formalmente a intervenire nuovamente, e in modo ancora più determinante, sulla importante questione della riapertura del Punto Nascita di Sant’Agata di Militello, al fine di fugare definitivamente ogni possibile dubbio sulla sua reale volontà di definire positivamente l’intera vicenda. Infatti, è ben noto, a chi come noi si preoccupa esclusivamente di seguire le dinamiche della Sanità per la tutela degli interessi di ordine collettivo, piuttosto che dedicare il proprio tempo e la propria attenzione alle sterili politiche di assalto, che non fanno altro che generare stati di confusione e di allarmismo sociale, che la S.V. pare abbia già espresso, presso il Ministero, la propria decisione di andare in deroga al Decreto Balduzzi, mantenendo in vita l’importante punto nascita santagatese che, diversamente, non avrebbe potuto realizzarsi. In effetti, lo stesso impegno da parte della S.V. pare sia stato confermato anche in occasione dell’Audizione presso la Sesta Commissione Sanità richiesta dal sindaco del Comune di Sant’Agato di Militello, il quale ha ricevuto ampie rassicurazioni relativamente alla celere risoluzione delle problematiche originate dalle carenze strutturali, ma soprattutto organiche del Punto Nascita.
È per queste ragioni che la CISL FP, nel reiterare e sostenere vigorosamente i doveri già assunti e dimostrati nelle opportune sedi dalla S.V., si rende disponibile ad affrontare le criticità del Punto Nascita, in maniera propositiva, intestandosi immediatamente e personalmente tutte le operazioni che possano favorire e accelerare il processo atto alla riapertura dello stesso. Ed è assolutamente comprensibile la forte preoccupazione della cittadinanza per la temporanea chiusura del Punto Nascita del P/O di Sant’Agata di Militello, poiché, negli ultimi anni, siamo stati abituati a subire una serie di scippi gravissimi in Sanità a causa di scelte politiche che, a tutt’oggi, portano con sé pesanti strascichi e che non hanno in alcun modo tenuto conto della particolare distribuzione orografica del territorio siciliano, né tantomeno del disagio rappresentato dalla esigenza di assicurare, comunque, una Sanità efficace ed efficiente anche nei luoghi più difficili da raggiungere. In vero, ad oggi, le donne gravide di Mistretta, di Sant’Agata e di tutto l’hinterland, dovranno andare a partorire presso il più vicino Ospedale di Patti, ben distante dalle loro famiglie e dalle loro case e, soprattutto, insufficiente a garantire adeguati livelli assistenziali alle partorienti del vasto comprensorio Nebroideo!
Tuttavia, dobbiamo imparare a guardarci allo specchio ed a dirci la verità. Non possiamo continuare a trincerarci dietro un muro di gomma né tantomeno a nasconderci dietro un dito, perché tutti conosciamo cosa è realmente accaduto e, soprattutto, chi ha contribuito fattivamente con la propria azione sindacale alla chiusura del Punto Nascita santagatese che, paradossalmente, è la stessa persona che oggi per espiare un probabile ‘Peccato Originario’, sta inscenando una serie di iniziative tese a strumentalizzare, a proprio uso e consumo, la legittima preoccupazione della cittadinanza Nebroidea. Infatti, è principalmente per colpa della denuncia di una O.S. che il direttore generale dell’ASP di Messina, di concerto con il management aziendale, è stato costretto a chiudere momentaneamente il Punto Nascita di Sant’Agata di Militello, allo scopo di assicurare un percorso neonatale sicuro per le gravide e per i nascituri. Pertanto, la scrivente O.S., Le chiede di fare chiarezza e, soprattutto, di rassicurare la cittadinanza sulla riapertura del predetto Punto Nascita.
Inoltre, è opportuno far rilevare anche che il direttore generale dell’Asp ha già provveduto ad emanare i bandi di concorso per l’assunzione di Anestesisti e Pediatri, purtroppo carenti in tutta l’ASP, sino ad oggi con scarsi risultati, tranne che per le accettazioni di incarico nelle sedi più vicine alla Città di Messina. In conclusione, ci corre l’obbligo di rammentarle la tragedia che, proprio in questi giorni, si è consumata presso il P/O di Patti, ai danni di una giovane mamma morta mentre portava alla luce il suo secondo figlio, probabilmente per una mera e imponderabile complicanza del parto. Questo ingiusto decesso, che ha colpito profondamente un’intera comunità e che ci vede vicini al dolore incolmabile della famiglia, ci deve indurre a riflettere sull’importanza della sussistenza delle indispensabili condizioni di sicurezza che pure nel caso in specie, sicuramente non saranno mancate, accendendo i riflettori delle nostre vivide coscienze, sul perseguimento e raggiungimento della massima tutela delle gestanti e dei nascituri nel momento più delicato della loro vulnerabile esistenza. Rimaniamo, pertanto, in attesa del suo sicuro, fondamentale e qualificato riscontro, cogliendo l’occasione per porgerle cordiali saluti”.
Giovanna Bicchieri – Responsabile Sanità Provinciale CISL FP