Il Movimento Giovani per Villafranca, unendosi all’intera Amministrazione comunale di Villafranca Tirrena, manifesta la propria contrarietà alla possibilità che il noto Parco degli Ulivi, prestigioso resort sito in Località Romeo, per anni location di eventi e cerimonie e, al momento, chiuso al pubblico, possa essere utilizzato come sede per l’accoglienza di migranti in quarantena, in seguito alla presentazione di disponibilità da parte della società concessionaria, come è stato appreso dal sindaco, Matteo De Marco, dopo un’interlocuzione con s.e. il prefetto Maria Carmela Librizzi. “La nostra contrarietà – dichiara Nino Costa, assessore alle Politiche Sociali e fondatore del Movimento – non nasce da una matrice razzista – come qualcuno ha, purtroppo, scritto sui social –, ma da alcune considerazioni oggettive. Ciò che temiamo – prosegue Costa – è, infatti, innanzitutto il depauperamento del sito (per anni, fiore all’occhiello di Villafranca e, oggi, oggetto di contenzioso legale tra il concessionario inadempiente e il Comune che si è visto addebitare oltre 1,5 milioni di euro in virtù del suo impegno di fideiussione con il Credito Sportivo), che sarebbe snaturato della sua naturale destinazione turistico-ricettiva con un conseguente notevole danno economico. In secondo luogo, temiamo per la sicurezza, soprattutto sanitaria, della nostra comunità e, in particolare, della vicina Frazione di Calvaruso e del vicino Quartiere Castello, consapevoli della difficoltà di controllare e bloccare eventuali rischi di fuga dalla struttura (vedasi il caso di Bisconte) che, essendo, ovviamente, destinata ad altri scopi, non presenta, sicuramente, una conformazione strutturale a prova di sicurezza e di contenimento. Inoltre, non si deve dimenticare il fatto che al suo interno operano la Società Sportiamo Villafranca, che svolge Scuola Calcio per i bambini e i ragazzi del territorio, e il Club Ippico La Pineta, unico centro di ippoterapia della Provincia. Non si può, in particolare, sospendere quest’ultima attività che sta aiutando tanti ragazzi in difficoltà del nostro territorio che già devono affrontare tanti travagli e che incontrano tanti ostacoli nel loro percorso quotidiano. Alla luce di tutto ciò – prosegue –, siamo assolutamente contrari alla possibilità che il Parco degli Ulivi si trasformi in un vero e proprio hotspot, consci anche del fatto che tale situazione da temporanea potrebbe ben presto trasformarsi in permanente. Il problema dell’immigrazione è un problema serio e la soluzione non può essere quella di spostare gli hotspot da un Comune all’altro. Insomma, la politica regionale e, soprattutto, quella nazionale – conclude Costa – devono gestire il problema, seriamente, prendendo decisioni a 360 gradi che coinvolgano tutto il territorio nazionale e l’Europa”.
Articoli correlati
Migranti in Sicilia: In 24 ore approdati 2.128 profughi, tutti trasferiti all’hotspot
Sono 635 i migranti sbarcati, con 4 barconi, durante la notte a Lampedusa. Poco prima di mezzanotte, una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un …
Mari bonu e Mari cimiteru
Comu mi suggiu, ‘a matina, m’affacciu e vaddu ‘u mari. A fantasia ‘i ‘stu mumentu m’arricria e na’ nova jurnata pozzu cuminciari ! Si …