On. Franco De Domenico: “Sanità: ri-cominciamo!”

In Commissione Sanità, abbiamo chiesto un confronto con l’assessore Razza – afferma in una nota l’on. Franco De Domenico, parlamentare regionale del PD e segretario della Commissione Sanità- sulle strategie da adottare – per ri-cominciare con una sanità ordinaria pur nella diversità della situazione: Ritengo, infatti, che non sia possibile accettare una moratoria di tre mesi dei servizi sanitari quotidiani, così come non sia possibile immaginare di sospendere i servizi di prevenzione. Ma non è neanche possibile che la gente abbia paura di recarsi in ospedale, né è possibile, infine, solo immaginare che il diritto alla cura sia rinunciabile o limitabile. Alla luce della evoluzione dei casi di contagio, e ferme restando le precauzioni necessarie a non farsi trovare impreparati in caso di recrudescenza della malattia, ho chiesto all’assessore Razza una riorganizzazione della sanità nella nostra Provincia che tenga conto dei seguenti punti:

1) per il Comune Capoluogo: utilizzare solo un padiglione del Policlinico (massimo due), per garantire percorsi autonomi e la contestuale presenza delle professionalità necessarie per supportare a 360 gradi i malati Covid, liberando completamente Piemonte e Papardo;

2) per Barcellona: riaprire subito i reparti di Nefrologia, Dermatologia, Medicina, Chirurgia, Psichiatria, Cardiologia, Neurologia, insomma, ridare al comprensorio un ospedale e si metta da parte la malsana idea di nuovi reparti senza malati (vedi il post-Covid);

3) per Lipari: che si dia sicurezza ai residenti e ai turisti (che si spera verranno), coprendo i vuoti di organico (anche di infermieri e ausiliari) – specie quelli di cardiologia – e dotare il presidio delle apparecchiature necessarie a uno standard di servizi adeguato e, soprattutto, si immagini un progetto di prevenzione epidemiologica attraverso controlli prima che i turisti raggiungano le Isole;

4) per Patti: che si ritiri con immediatezza la delibera che accorpa Medicina Generale alla Geriatria e Chirurgia Generale a Chirurgia Vascolare, restituendo serenità al territorio e centralità a un presidio troppo trascurato negli ultimi anni;

5) per Sant’Agata Militello: si abbandoni l’idea del Covid-hospital, destinando le risorse per mettere in sicurezza i locali del punto nascita (di cui non si hanno più notizie) e quelli del pronto soccorso; si provveda, inoltre, alla nomina delle figure apicali delle unità operative, per troppo tempo affidate a facenti funzioni, senza dimenticare le specificità dell’Ospedale di Mistretta e dei servizi territoriali che, specie nelle zone disagiate, vanno rafforzate;

6) ho chiesto, infine, che per i test sierologici sia fissato un prezzo più equo, visto che l’attuale non copre – per i laboratori – neanche il costo vivo del kit, senza considerare i costi del personale e dei Dpi, consentendo da un lato, a chi intenda eseguirlo privatamente, di poterlo fare liberamente e di implementare, altresì, i dati utili alle indagini epidemiologiche, ad oggi, troppo trascurate. Insomma, tanta carne al fuoco per ri-cominciare a lavorare seriamente!”.