“Nella notizia dell’arresto di Innocenzo Di Giovanni fermato dai Carabinieri di Vittoria, a seguito di reiterati episodi di violenza domestica, ci sono due aspetti importanti e significativi: l’intervento immediato dei militari dell’Arma, che hanno dato seguito alla denuncia di moglie e figlie, e il coraggio delle tre donne che hanno trovato la forza di dire basta e rivolgersi alle istituzioni. È proprio su questi aspetti preventivi, oltre che sulla repressione, che dobbiamo puntare per contrastare la violenza di genere e domestica”. Così in una nota, la senatrice siciliana del MoVimento 5 Stelle, Cinzia Leone, vice presidente della commissione d’inchiesta sul Femminicidio di Palazzo Madama. “Sulla prevenzione – aggiunge –, stiamo facendo un grosso lavoro sul piano legislativo e di approfondimento. La legge Codice Rosso interviene pressoché su ogni piano, ma innanzitutto crea un corsia preferenziale per l’ascolto delle vittime e per indagini tempestive. Nella commissione Femminicidio del Senato, da più di un anno va avanti un’intensa attività di studio, raccolta di dati e informazioni e di proposte normative.
Oggi, voglio rivolgere un pensiero alla moglie di quest’uomo maltrattante e alle due figlie che, seppure minorenni, hanno denunciato il padre e, in passato, hanno salvato la mamma durante un’aggressione che si stava trasformando in tragedia. Sarebbe un errore osservare queste violenze come frutto di fattori esterni, siano essi le droghe o altro, come casi eccezionali causati da circostanze che, in qualche modo, possono costituire una giustificazione. In realtà, questi maltrattamenti trovano spiegazione in uno stato patologico ben definito nell’uomo maltrattante, un problema serio e stabile su cui intervenire. Se oltre alla violenza nascosta tra le mura di casa, la donna deve subire la sottovalutazione della sua condizione, frutto di antichi pregiudizi, la società le fa due volte torto”, conclude la senatrice palermitana Cinzia Leone.