Cutrone (ANCE Sicilia): “La Regione non paga, imprese costrette a licenziare tutti”

Sandro Cutrone, presidente di ANCE Sicilia, dà voce alla disperazione e all’indignazione degli imprenditori associati, stanchi di non ricevere più alcuna risposta dagli assessorati, neppure su una eventuale previsione di saldo delle somme dovute.La Regione dallo scorso mese di novembre non paga le imprese edili che, nonostante tutto, hanno continuato a garantire la prosecuzione dei lavori – afferma Cutrone –. Ma le nostre imprese – già indebitatesi per eseguire gli stralci non saldati – hanno potuto mantenere i cantieri, in tempo di pandemia, solo grazie a soldi anticipati dalle banche e ricorrendo a tutti gli aiuti statali possibili. Adesso, però, non solo non hanno più liquidità né ne ricevono altra, ma in più le banche, pressate dalle nuove e più restrittive norme europee, sollecitano il rientro dei crediti temendo che finiscano in sofferenza. A questo punto, non possiamo che comunicare ai sindacati una decisione dolorosa quanto improcrastinabile: siamo costretti a licenziare tutti i lavoratori, a chiudere le imprese e, alla fine, per tutti forse ci vorrà il Reddito di cittadinanza”.