Si è concluso il corso biblico guidato da don Carmelo Russo, biblista presbitero della Diocesi di Messina, rettore del Santuario di Sant’Antonio a Capo Milazzo, organizzato dal Movimento Presenza del Vangelo APS, diretto dalla dott.ssa Paola Geraci, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Palermo, svoltosi dal 4 al 7 luglio scorso, nella coinvolgente Casa del Vangelo ‘Tabor’ di Motta D’Affermo, di cui è responsabile la sig.ra Lina Fuoco. Il filo conduttore delle giornate formative ‘I sandali del Messia sposo’, grazie alle profonde e puntuali spiegazioni fornite da don Carmelo al gruppo di partecipanti, provenienti da diversi comuni della Sicilia, come Palermo, Milazzo, Mistretta, Castel di Lucio, Motta, Caronia, Sant’Agata di Militello, era indirizzato all’ascolto, alla lettura, all’attenta analisi dei testi, alla comprensione della Parola di Dio, e ha offerto la gioia dell’approfondimento e della conoscenza interiore di Dio. Grande attenzione è stata rivolta al testo della Sacra Scrittura per eccellenza: ‘Il Cantico dei Cantici’, che racconta l’amore tra Salomone e Sulammita, la dualità, fatta di tenerezza, ma anche di sensualità ed erotismo, e che interpreta l’amore tra Gesù e la Chiesa, sposa di Cristo, riflettendo il segno dell’acqua che diventa vino e, dunque, il passaggio dalla legge alla grazia e l’avvio della nuova civiltà dell’amore cioè quella tra Dio e gli uomini. L’emozionante testimonianza del Battista ‘Lui deve crescere e io diminuire’, riferendosi a Gesù, piena di umiltà e onestà, i chiarimenti sui legacci dei sandali del Messia che non era degno di sciogliere, facendo intravedere la tradizione del levirato per creare discendenza, ha fornito spunti di riflessione.
Si è parlato ancora dell’entrata nei tempi messianici in cui l’umanità viene sposata dal suo redentore, il Messia Gesù, dopo il dono dello Spirito Santo, e, dunque, la nuova fede da predicare la morte e resurrezione di Gesù e del dono del battesimo. Nel Messianismo sponsale secondo il vangelo di Giovanni, ancora il tema dello sposo che si sviluppa nelle nozze di Cana, l’amico dello sposo, sulla purificazione, accennando all’Apocalisse. L’interesse nella ricerca del Vangelo, dunque, come ha affermato don Carmelo ai corsisti, deve essere esperienza culturale e canale di collegamento con le tradizioni per amare, riflettere insieme agli altri con la propria testa, confrontarsi con la Parola e imparare a leggervi dentro la propria vita. Diversi altri momenti di raccoglimento e preghiera hanno accompagnato le giornate piene di atmosfera raccolta e distesa, dove la spiritualità si è manifestata con lodi mattutine, meditazioni, celebrazioni eucaristiche, pranzo, cenacolo, adorazione eucaristica, Vespri, cena e recite del Rosario. Infine, il gruppo ha prolungato l’esperienza di spiritualità, partecipando nel weekend di sabato e domenica, alla visita presso una bottega artigianale e al museo della ceramica di Santo Stefano di Camastra, ‘Dalla Bottega al vasaio al Tabor’, con spazi di riflessione comunitaria e personale sul tema.
di Santina Folisi