L’Aquilone e la felice intuizione di “Un mare da vivere… senza barriere”

Il mare, elemento della natura da sempre attenzionato da scrittori, poeti, musicisti e non solo, assume sempre maggiore valenza come ambiente idoneo a fare superare il disagio psichico e fisico. Cimentarsi nel governo di un’imbarcazione, riscoprire l’ambiente marino, godere di uno scorcio di vita in mare, avere il contatto diretto con la natura, scommettere su una traversata anche se affetti da gravi patologie, rappresenta un’esperienza formativa preziosa che aiuta a riscoprire se stessi, socializzare con gli altri in piena libertà, vivere una dimensione di vita ricca di soddisfazioni e gioia.

A Messina, ormai da tredici anni, nel mese di luglio si fa tesoro di queste conoscenze e di un evento “Un mare da vivere…senza barriere”, organizzato dall’Associazione L’Aquilone ONLUS, a cui il presidente Rosario Lo Faro, collaborato da un team di medici, esperti di marineria, ricercatori, associazioni e fondazioni sociali, comunità terapeutiche e semplici cittadini, uniti da un comune sentire, ha dato vita. Il seminario dell’evento per l’anno in corso, moderato dal giornalista Domenico Interdonato, che ha avuto luogo giorno 18 luglio presso il salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, ha riservato non poche sorprese. Dopo il saluto, il dott. Interdonato, che ha presentato i relatori, ripercorso i traguardi prestigiosi raggiunti e informato sugli eventi in programma, ha porto la parola all’assessore ai Servizi Sociali Alessandra Calafiore, che ha plaudito all’iniziativa e confermato il sostegno dell’Amministrazione ad avvenimenti così importanti. Sono intervenuti, di seguito, il manager italo-americano Patrizio Tomada che mantiene i rapporti con la famiglia Roy, già protagonista e sostenitrice dell’evento vissuto nel 2016 assieme al figlio Tancrede, e due atleti, provenienti da Boston USA in rappresentanza di Stephen Roy e del figlio Tancrede che, nella loro lingua madre, hanno salutato e ringraziato i presenti.

Argomento principale del meeting l’attraversamento dello Stretto di Messina da parte di Cecilia Ferrari affetta dal Morbo di Parkinson giovanile. La messinese Francesca Morgante, ricercatrice presso la St. George’s University di Londra, ha relazionato sulla malattia che affligge i giovani e sulle nuove terapie farmacologiche dopaminergiche, mediche infusive, di neurostimolazione cerebrale profonda e, non ultima, sulla terapia che punta sull’attività fisica che consentirebbe lo sviluppo nel cervello di sostanze neuroprotettive. Significativi gli interventi del presidente della Lega Navale Italiana, dott. Palmisano, che, come ogni anno, mette a disposizione i locali dell’associazione, e del dott. Allone, direttore del Centro Diurno Camelot, che ha evidenziato, con orgoglio, un percorso che ha permesso di misurarsi con nuove realtà, di raggiungere livelli impensabili, di superare le barriere che limitano l’autonomia di soggetti svantaggiati. Barriere di ogni tipo, come ha sottolineato, “per un vivere diverso”. Rosario Lo Faro, visibilmente commosso, per la partecipazione solidale di tutti i presenti, ha porto i suoi ringraziamenti ricordando l’appuntamento per la III Traversata Solidale che si è svolta giovedì 19 luglio “Tancrede Swin Challenge… la sfida di un giorno per la vita” e che si è già conclusa con enorme successo.

di Domenica Timpano