Con il canottaggio integrato, grazie alla Società ‘Canottieri Thalatta’, è nata a Messina l’idea di unire canottaggio e disabilità. Nei giorni scorsi, si è svolta in occasione del Campionato indoor siciliano, una prova indoor rowing non agonistica e non competitiva, riservata agli atleti ‘Special Olympics’ (atleti con disabilità intellettive). Gli atleti, divisi in due gruppi composti da 10 persone provenienti da Catania, Palermo e Messina, hanno disputato una prova di 1 minuto, dimostrando interesse agonistico e una grande forza di volontà. Il gruppo messinese è stato guidato da Domiziana Minissale, l’evento si è svolto alla presenza del delegato provinciale e regionale ‘Special Olympics’, Salvatore Marletta. Una bella domenica di integrazione e sport, parole chiave che hanno coronato l’evento. Gradito il contributo del ‘Panathlon junior’ per le magliette e medaglie personalizzate donate agli atleti.
Da ricordare l’impegno nel precedente anno scolastico della ‘Canottieri Thalatta’, la quale ha creduto e partecipato al progetto ‘Canottaggio Integrato’ proposto dalla FIC Federazione Italiana Canottaggio. Il progetto, nato per diffondere la pratica sportiva nell’ambito della Scuola Secondaria di I e II grado, ha avuto come fine la promozione dello sport come mezzo per lo sviluppo dell’auto-efficacia, dell’autonomia e della competenza dei giovani in situazioni di difficoltà. Il progetto è stato articolato seguendo delle specifiche fasi: scolastica, extrascolastica e nautica. Nella fase scolastica, le tre scuole che hanno aderito al progetto sono state: Istituto Boer Verona Trento, Istituto Nautico Caio Duilio e Istituto Alberghiero Antonello. Il campo di intervento del progetto ha coinvolto tutti gli studenti delle prime, seconde e terze classi, non solo quelli con problematiche fisiche e intellettive. Per l’Istituto Verona Trento, la partecipazione è stata di 24 alunni; per l’Istituto Nautico di 60 alunni; per l’Istituto Antonello 20 alunni.
In tutte le scuole, vi è stata tanta curiosità da parte dei ragazzi che si approcciavano, per la prima volta, al canottaggio. Affiancati dal docente di educazione fisica, nella prima fase è stata focalizzata l’attenzione sulla spiegazione della tecnica di voga, con accenni generali sullo sport e sulle sue categorie (normodotati e pararower). Nella seconda fase, tutti i ragazzi hanno provato la tecnica sui simulatori di voga. Nella fase extrascolastica, i partecipanti sono stati invitati presso la sede della ‘Thalatta’ per un’ulteriore spiegazione della tecnica di voga, integrata con esercizi a corpo libero e simulazione della voga su barca a secco, a cui ha fatto seguito un’approfondita spiegazione delle imbarcazioni, delle sue componenti e della differenza tra imbarcazioni olimpiche e non olimpiche. Considerando la numerosa partecipazione la giornata si è conclusa con una gara a staffetta; tutti i presenti sono stati divisi in due squadre con pari numero di atleti disabili.
Nella fase nautica, i partecipanti sono scesi sulle imbarcazioni per provare la vera essenza del canottaggio. Accompagnati dagli istruttori, hanno messo in pratica quello che gli è stato mostrato nelle precedenti fasi. Al termine, si è riscontrato un notevole successo dei ragazzi affetti da disabilità, che, totalmente coinvolti, hanno partecipato con gioia a tutte le attività proposte. La soddisfazione nel portare avanti il progetto è stata data principalmente dalla successiva decisione di continuare l’attività sportiva, che ha permesso il loro coinvolgimento in eventi sportivi ‘ Special Olympics’.
di Domenico Interdonato