Il nuovo Statuto di Cittadinanzattiva ASP, Associazione di Promozione Sociale ai sensi dell’art. 35.1 del D.Lgs 117/2017, prevede che la tutela sociale dei diritti avvenga tramite gruppi di iniziativa civica collegati in Reti. Per meglio precisare, alla luce della nuova normativa, compiti e impegni si è riunito, convocato dal coordinatore Pippo Pracanica, il direttivo dell’Assemblea Territoriale Messina-Centro: Nino Quartarone, vice coordinatore, Grazia Calarco, Tribunale per i diritti del malato, Antonio Artemisia, procuratori dei cittadini, avv. Massimo Gambino, Giustizia per i Diritti, Lea Ilardo, Scuola di CittadinanzAttiva, Giovanni La Rosa, CnAMC (Coordinamento delle Associazioni dei malati cronici), Dino Smedile e Michele Alvaro, responsabili dello Sportello H, Nino Bonanno, Servizi Sociali, Saverio Tignino ed Enzo Colavecchio, ambiente e territorio, Domenico Interdonato e Rosario Lo Faro, comunicazione e stampa.
Anzitutto, con profondo rammarico, i presenti hanno dovuto prendere atto, che a tutt’oggi, nonostante nel 2010, secondo la riforma del titolo V, siano state stabilite le 10 funzioni fondamentali che devono garantire i Comuni, lo Stato non ha ancora individuato i livelli essenziali di prestazione (Lep). Questa grave mancanza impedisce, quindi, di determinare quali comuni non riescono a garantirli in modo da indirizzare il fondo perequativo verso i territori più svantaggiati così da permettere a tutti i cittadini, a prescindere dal territorio in cui vivono, di accedere a servizi che devono garantire un determinato livello di qualità. Svimez, nel suo ultimo rapporto, ha sottolineato “l’urgenza di rendere cogente la clausola del 34% degli investimenti ordinari al Sud”, visto che, nel 2018, mancano al Mezzogiorno circa 3,5miliardi di investimenti. Secondo l’associazione, per lo sviluppo del Mezzogiorno “l’applicazione della clausola determinerebbe un’accelerazione della crescita del Pil meridionale dello 0,8%, riportandolo ai livelli di crescita del Centro-Nord”. Purtroppo, si tratta di un trend che va avanti ormai da un paio di decenni, a tutto vantaggio del Nord.
CittadinanzAttiva che, da sempre, ha spronato i cittadini a organizzarsi in modo coerente per cercare di mobilitare risorse umane, tecniche e finanziarie, ad agire con modalità e strategie differenziate per cercare di tutelare al meglio i diritti di tutti, ad utilizzare gli strumenti che la legge mette a disposizione per la cura e lo sviluppo del bene comune, ha deciso di confrontarsi, a tutto campo, richiamando il proprio Statuto (le “Assemblee territoriali, che in ambito locale orientano le azioni collettive nel confronto costante con cittadini, istituzioni, forze sociali, categorie professionali, soggetti della ricerca scientifica e culturale, operatori e imprese della comunicazione di massa”, art. 5, comma1) sulle problematiche della collettività, individuate assieme all’A.T. Messina Nord, coordinatore Giovanni Frazzica e Messina Sud, coordinatore Angela Rizzo.
Mancata realizzazione del II Tribunale presso l’ex ospedale militare, abolizione del CAS, da sempre un bubbone, perché in aperto contrasto con lo Statuto Speciale per la Regione Siciliana, mancata realizzazione del Centro Oncologico di Eccellenza, ‘Salva Colline’, ZPS, Servizi Sociali (per mettere al centro il bisogno, e risolvere i problemi legati alla compartecipazione, al trattamento delle fragilità e, in modo particolare, dell’autismo, etc.), Maregrosso e la zona Sud, con l’urgenza di mettere in sicurezza la zona di Provinciale, destino ex Ospedale Margherita, destino ex Ospedale di isolamento.