Messina – Turismo ecosostenibile in Sicilia: la scoperta dei luoghi attraverso il cavallo

Il progetto ‘La via dei Forti della Città dello Stretto’ e ‘Cavalcando i Peloritani’ – presentato venerdì mattina a Forte Ogliastri, una delle più belle terrazze sullo Stretto di Messina – dimostra che, in Sicilia, il futuro e la ricchezza non vengono solo dal mare, ma anche dalla valorizzazione dell’entroterra attraverso un percorso di scoperta e conoscenza a stretto contatto con la natura. Prima di passare alla descrizione dell’iniziativa, parliamo dei valori e delle caratteristiche che contraddistinguono il turismo ecosostenibile, perché è questo uno dei fulcri dell’iniziativa, partendo dalla definizione data dalla stessa Organizzazione Mondiale del Turismo: “Turismo capace di soddisfare le esigenze dei turisti di oggi e delle Regioni ospitanti prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro. Tutte le risorse dovrebbero essere gestite in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche, possano essere soddisfatte mantenendo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di vita dell’area in questione. I prodotti turistici sostenibili sono quelli che agiscono in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali, in modo tale che essi siano i beneficiari e non le vittime dello sviluppo turistico.” Uno dei modi per praticare il turismo ecosostenibile è quello di scoprire i luoghi attraverso il cavallo, il cosiddetto turismo equestre, una realtà consolidata nel panorama nazionale e internazionale che coinvolge circa 6.4 milioni di persone ogni anno.

In Sicilia, luoghi che si sposano, perfettamente, con il turismo equestre ce ne sono molti. Tra questi, molto apprezzati, quelli protagonisti del progetto illustrato a Messina presso uno dei Forti Umbertini della Città. Stiamo parlando delle ippovie dei Monti Peloritani che vedono protagonisti luoghi come Pizzo Chiarino, Forte Puntal Ferraro, Borgo Musolino, la trazzera militare e Forte Campone, quest’ultimo parte delle fortificazioni costruite nella seconda metà dell’800 per difendere lo Stretto da attacchi nemici. Il progetto si integra nell’‘Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile’, documento adottato dai capi di Stato in occasione del summit sullo Sviluppo Sostenibile del 25-27 settembre 2015, che fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030. Lo stesso è stato inserito nel contesto dei ‘Peloritani 2030: Agenda sulla sostenibilità ambientale’, ottenendo i seguenti patrocini gratuiti: Comune di Messina Assessorato alle Fortificazioni, Centro Diurno del DSM Messina Nord, Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Servizio 13 Messina, U.I.S.P. Lega Equitazione Messina, L’Aquilone ONLUS, Centro Educazione Ambientale ONLUS, I Gattopardi e il Comando della Brigata Aosta – Esercito Italiano di Messina. Sono intervenuti alla presentazione, coordinata dal dott. Domenico Interdonato, il prof. Vincenzo Caruso, assessore alla Cultura e alle Fortificazioni del Comune di Messina, il dott. Agatino Sidoti, dirigente Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, Servizio 13 di Messina, il prof. Michele Panzera, ordinario di Bioetica e Benessere animale, Università degli studi di Messina, il magg. Giuseppe Genovesi, Brigata Aosta Messina, il dott. Matteo Allone, presidente dell’Associazione Il Centauro ONLUS e responsabile del Centro Diurno Camelot, il dott. Domenico Morabito, presidente dell’Associazione I Cavalieri dei Peloritani, Santino Cannavò, presidente U.I.S.P. Messina, e Rosario Lo Faro, presidente dell’Associazione L’Aquilone ONLUS.

di Sergio Lanfranchi