Inaugurato il Polo didattico di Spoleto dell’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza

Inaugurato ufficialmente, mercoledì 22 settembre, nella splendida cornice di Palazzo Leti Sansi il Polo didattico di Spoleto dell’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza. Durante l’incontro di inaugurazione, Diari di viaggio, si è discusso circa l’impatto della formazione universitaria sulla crescita del territorio e della promozione dell’incoming turistico, finalizzato anche alla divulgazione della filiera enogastronomica. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione culturale Tuttoggi.info, in collaborazione con UnitelmaSapienza, di cui l’associazione è polo e sede in Umbria da due anni. Tra il pubblico, anche gli studenti delle quinte classi delle scuole superiori della città. Ad aprire l’evento, il direttore responsabile di TuttoOggi.info, Sara Cipriani, che ha sottolineato come “L’associazione e il giornale online, operativo dal 17 settembre 2007, fanno promozione del territorio, suscitando l’interesse dell’Umbria”. Per la Regione Umbria, è intervenuta la dirigente, Antonella Tiranti: “Siamo impegnati nella creazione di consapevolezza e identità territoriale – ha detto – e stiamo investendo molto in termini di valorizzazione del territorio, supporto all’accoglienza. L’obiettivo è rafforzare l’Umbria come unica identità di terra della bellezza e, in questo, è fondamentale il ruolo dell’Università. Sono poche le regioni, come l’Umbria, che si promuovono come unico brand”.

Il magnifico rettore, Antonello Folco Biagini, ha sottolineato le caratteristiche dell’Ateneo: Non siamo un esamificio – ha detto – e lavoriamo con il vero e-learning, non solo con lezioni registrate. Siamo partiti da due grandi settori come il giuridico e l’economico, per poi aprirci ad altri corsi, come informatica e psicologia, importanti per la prospettiva che i giovani saranno chiamati ad avere”. Il magnifico rettore ha sottolineato come la pandemia abbia inciso sulla modernizzazione e di come una università telematica possa aiutare e agevolare la formazione. L’Ateneo romano lo sta facendo con corsi di laurea, master e corsi di formazione e scuole di alta formazione. “UnitelmaSapienza ti porta nel mondo che sarà – ha detto – per non subire le trasformazioni che il mondo impone”. Già migliaia gli studenti che sono passati per UnitelmaSapienza.

All’avvocato Paolo Spacchetti, esperto di internazionalizzazione per la moda o il settore vitivinicolo, il compito di entrare nel vivo del tema.Gli studenti delle Università dovranno uscire con un bagaglio di esperienze tali da andare a testa alta nel mondo dell’impresa. Servono, infatti, le competenze adeguate – ha detto – per questo e un’Università dinamica le fornisce. Quando si parla di internazionalizzazione, occorre capire se si parla di ultima spiaggia o legittimo premio per un prodotto di appeal all’estero. E, per il processo di internazionalizzazione, occorre formazione, comprendere quali necessità ci sono, per capire come affrontare il processo. L’approccio culturale non è banale”. L’obiettivo dell’Università, per Spacchetti, è quello di creare “soggetti che abbiano competenze, argomenti e sappiano come affrontare e confrontarsi con realtà diverse”. Quindi, i casi di scuola, dall’approccio di Coca Cola nei Paesi con cui collabora, all’esempio negativo di Dolce&Gabbana e la campagna pubblicitaria cinese. Da Francesco Di Giacomo il focus sull’Internazionalizzazione di Scuola e università, con l’esempio dei progetti portati avanti a Spoleto legati allo sport, dove arrivarono 500 persone da 18 paesi europei diversi. “L’Erasmus per le scuole superiori – ha detto – è servito a preparare i nostri studenti al lavoro e ha fatto capire come si potessero sviluppare anche nuove competenze legate all’accoglienza”.

Conclusioni per Leonardo Perini, esperto di marketing, che è entrato nel vivo della comunicazione:La comunicazione passa dalle orecchie di chi ascolta. Nella comunicazione e nel digital marketing si cerca il target del cliente. L’obiettivo della comunicazione è convertire contattiin relazioni. Una volta che è stata creata la community, potremmo vendere un prodotto e servizio.Grazie a questo processo, spesso riusciamo a fare promozione del territorio proprio grazie ad aziende che raccontano il modo di produrre, dove producono e, soprattutto, come producono”. E poi, l’invito rivolto agli studenti in sala, quello di studiare, di non fermarsi, di approfondire sempre già dalla giovane età ma anche nel corso della maturità.