Si è svolta, martedì 18 aprile 2023, presso la Sala Conferenze di UnitelmaSapienza, la cerimonia inaugurale della nuova sede dell’Università, alla presenza di Antonella Polimeni, magnifica rettrice di Sapienza Università di Roma, e di Antonello Folco Biagini, magnifico rettore di UnitelmaSapienza. Sono intervenuti Donato Squara, direttore generale di UnitelmaSapienza, e Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma. La rettrice Polimeni ha illustrato la storia e il valore architettonico della nuova sede, donata alla Sapienza in seguito a un lascito testamentario, e ristrutturata affinché potesse contribuire ad arricchire l’offerta formativa di UnitelmaSapienza e offrire ai docenti, al personale tecnico amministrativo e agli studenti, spazi prestigiosi dove svolgere le attività didattiche, di ricerca e di terza missione. Ha evidenziato l’importanza di UnitelmaSapienza per chi, pur volendo perfezionare e arricchire la propria formazione, non ha la possibilità di frequentare un Ateneo tradizionale e ne ha sottolineato le peculiarità: una Comunità, un Sistema di relazioni, una Università telematica capace di formare e sviluppare progetti, servizi, innovazione nell’ambito del life-long e-learning.
Il rettore Biagini ha affermato come UnitelmaSapienza, nell’ambito delle università telematiche, si posiziona, oggi, tra le più meritevoli per la qualità della didattica erogata, per la ricerca (destina, infatti, il 2,5% dei propri utili per finanziare i progetti di ricerca dei docenti), per l’efficienza delle strutture amministrative al servizio degli studenti, per aver costituito un Osservatorio sulle disabilità, per una Cattedra Unesco, per il riconoscimento delle Pari Opportunità, per la partecipazione ad alcuni dottorati nazionali e per le attività nell’ambito della Terza Missione. Il rettore ha concluso ringraziando i componenti del CdA che hanno contribuito con la loro professionalità alla realizzazione di tali risultati. La nuova sede di UnitelmaSapienza, nel villino di Piazza Sassari, è frutto di un progetto di restauro e rifunzionalizzazione all’interno del programma di valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale dell’Ateneo. La nuova sede rilegge e valorizza la memoria storica del Quartiere Nomentano, residenza di illustri esponenti della cultura italiana come Antonio Gramsci, Bruno Zevi, i premi Nobel Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Enrico Fermi e Rita Levi Montalcini.